Ambiente

Il mare della Bat è pulito: dati Arpa incoraggianti

Nico Aurora

Balneazione possibile ovunque. E a Bisceglie alga tossica in calo

Le ultime analisi del mare effettuate da Arpa Puglia, incrociate con quella recenti di Goletta verde, restituiscono alla Bat una situazione complessivamente rassicurante su tutti i fronti: bene ovunque per quanto riguarda le acque di balneazione e, soprattutto, appare rientrato l’allarme a Bisceglie per quanto concerne la presenza di alga tossica.

Cominciamo proprio da questa, perché nella zona 500 metri a sud della fogna cittadina, nella seconda quindicina di giugno, l’Agenzia regionale per l’ambiente aveva registrato una presenza formalmente definita «discreta» di ostreopsis ovata nei campioni di acqua prelevati, pari a 5.800 cellule/litro in colonna d’acqua rispetto ad un limite di 30.000. Ebbene, nella prima quindicina di luglio il dato è sceso a 1.400, così da derubricare ufficialmente a «modesta» la presenza delle stesse.

I dati Le classificazioni delle cellule di alga tossica vengono classificate come «assenti» o di presenza «scarsa», «modesta», «discreta», «abbondante» e «molto abbondante». Allo stato, in Puglia un solo valore si presenta tale ed è a Torre Canne, di fronte al faro, con 103.000 presenze di alghe tossiche rispetto al limite di 30.000. Il ridimensionamento di Bisceglie, peraltro in una zona di mare scarsamente fruita dalla balneazione, fa tirare un sospiro di sollievo alla locale comunità ed alla civica amministrazione, mentre nel frattempo i dati relativi alla qualità delle acque si rilevano rassicuranti lungo i litorali di tutti e quattro i comuni costieri della Bat.

Bene la Bat I numeri, riferiti alle città di Barletta, Bisceglie, Margherita di Savoia e Trani, mostrano una situazione complessivamente positiva per la balneabilità, con tutti i punti di prelievo che rientrano abbondantemente nei limiti di legge. I parametri microbiologici su cui si basa il monitoraggio sono le concentrazioni di enterococchi intestinali (limite di legge 200 unità formanti colonie su 100 millilitri d’acqua prelevata) ed Escherichia coli (500 Ufc sulla stessa quantità di campione), batteri ritenuti appunto indicatori di contaminazione fecale. Ebbene, nella Bat il valore massimo attuale di Ufc è 5 (contro 500), più o meno nella stessa area marina in cui sta rientrando l’allarme alga tossica. Negli altri tre comuni, «zero» ovunque.

Balneazione Per la cronaca, lungo i circa 1.000 chilometri di costa pugliese la Regione individua ben 676 “acque” (tratti) destinate alla balneazione, che corrispondono ad un totale lineare pari a circa 800 chilometri: di queste, 46 sono in provincia Bat. Come non bastasse anche Legambiente, con la sua Goletta verde, ha recentemente campionato 5 punti della sesta provincia: ebbene, tutti sono risultati entro i limiti. I campioni sono stati prelevati in due foci, quella del torrente Carmosina e quella del fiume Ofanto a Margherita di Savoia. I restanti tre punti sono stati prelevati a mare: presso la spiaggia libera sul litorale di ponente, a Barletta; nella baia di Colonna, a Trani; lungo la spiaggia di Ponte Lama, a Bisceglie. Unico sforamento in Puglia presso Lama Monachile, a Polignano a Mare.

Il prossimo aggiornamento Non resta che attendere i dati aggiornati di luglio sia con riferimento alle acque di balneazione, sia per quanto concerne la seconda quindicina del mese intorno al monitoraggio dell’alga tossica. Complessivamente, però, le spiagge della provincia di Barletta-Andria-Trani sono idonee alla balneazione, con dati che non intaccano «bandiere blu», «vele», immagini delle città e affari degli imprenditori del settore.

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