indagine diomede
Blitz tra Bari e Canosa di Puglia: 17 arresti per spaccio, armi e il pizzo al luna park
Emersi legami tra il clan Boccuto e i Strisciuglio di Bari, dal quale ricevevano anche armi da guerra. Gli indagati avrebbero sottoposto a violente estorsioni anche gli operatori delle giostre del luna park
Estorsioni aggravate dal metodo mafioso, vendita e porto illegale in luogo pubblico di armi e munizioni da guerra, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze droga, soprattutto hascisc e cocaina. Sono le accuse contestate a vario titolo, nell’ambito di una inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, ad un gruppo criminale operante nel nord barese. Gli arrestati sono 17 (8 in carcere e 9 ai domiciliari), mentre per altre due persone è stato disposto l’obbligo di dimora. L'operazione, denominata Diomede, è stata condotta dai carabinieri. Tra gli indagati vi sono due donne. Sono tutti di Canosa tranne uno che è di Bari e sono tutti considerati vicini al gruppo criminale Boccuto. Secondo l’accusa avrebbero anche sottoposto a violente estorsioni gli operatori che arrivavano in paese per montare le giostre del luna park.
Le indagini hanno permesso di individuare un’organizzazione criminale capeggiata da un pregiudicato di Canosa di Puglia, attualmente detenuto a Siracusa, che continuava a dirigere il clan anche dal carcere. Non solo: hanno permesso di verificare legami tra il gruppo criminale locale e il clan Strisciuglio di Bari, dal quale ricevevano armi, incluse armi da guerra.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, è stata avviata nell’aprile 2022 ed è andata avanti fino al novembre dell’anno successivo. A dare il via agli accertamenti investigativi, un arresto eseguito in flagranza a carico di un uomo e il contestuale sequestro di hascisc, cocaina, armi clandestine e munizionamento da guerra. Sono stati più di 150 i carabinieri impegnati nell’operazione possibile con il supporto di unità cinofili e lo squadrone Cacciatori di Puglia.