ambiente e territorio

Barletta, la denuncia di Legambiente: «Quelle piante stanno morendo». Errori nella cura del verde

Adriano Antonucci

È sempre eco-emergenza in via Veneto anche dopo l’installazione dei rampicanti

BARLETTA - L’installazione delle rampicanti è stata completamente sbagliata, le piante sono in condizioni critiche ed in via Vittorio Veneto è sempre emergenza verde pubblico. È una storia infinita quella riguardante le installazioni arboree e di arbusti nella strada che costeggia l’accesso alle ferrovie Bari-Nord.

Il primo episodio risale all’agosto del 2023 quando, nel corso dei lavori di Ferrotramviaria per la realizzazione del secondo fronte della stazione, gli alberi collocati sul marciapiede che costeggia l’ex distilleria furono ricoperti di cemento alla base. Ne seguirono, una forte protesta delle associazioni ambientaliste e una presa di posizione del sindaco Cosimo Cannito che portarono alla rimozione del cemento.

Un anno dopo, al centro dell’attenzione finirono le conche nelle quali sono stati impiantati i nuovi alberi che, secondo Legambiente, non sarebbero conformi al regolamento del verde pubblico. Ad oggi, la situazione di quegli alberi non sembrerebbe destare particolari preoccupazioni, al contrario di ciò che invece sta accadendo per le piante rampicanti installate sul muro che costeggia la ferrovia. Già un anno fa Legambiente aveva sollevato perplessità su piante la cui messa a dimora era stata definita senza un’adeguata cura e manutenzione: oggi quelle preoccupazioni hanno trovato ulteriore riscontro.

Il presidente Raffaele Corvasce ha partecipato ad un sopralluogo con la commissione Ambiente, l’assessore alle Manutenzioni Concetta Panza e l’agronoma comunale Angela Dinuzzi: ne è emersa una situazione drammatica. «Già dall’alba di questi lavori - ha detto Corvasce - ci eravamo resi conto che Ferrotramviaria avesse commesso degli errori sulle operazioni e da questo sopralluogo sono emerse altre criticità». Entrando nel dettaglio, Corvasce ha spiegato che «il grigliato utilizzato per la messa a dimora è quello che si usa per i pavimenti e non le griglie verticali per le rampicanti. Ci sono poi conche inappropriate e l’assenza dell’impianto di irrigazione».

Il presidente di Legambiente ha voluto evidenziare anche un altro aspetto. «Gli arbusti - ha aggiunto - sono stati messi a dimora 11 mesi fa e nessuno si è mai degnato di venirli a sciogliere. Li abbiamo trovati in condizioni disastrose». Legambiente ha quindi chiesto di «individuare chi ha dato il via libera a questi lavori e chi non ha controllato. Speriamo - ha chiosato - di poter bloccare i limiti di consegna dell’opera all’amministrazione comunale al fine di convincere Ferrotramviaria a recuperare quanto di sbagliato ha fatto». Il riferimento di Corvasce è alla scadenza della «garanzia» sulla messa a dimora delle piante effettuata da Ferrotramviaria che è fissata nella fine del mese di giugno. Una volta scaduto il termine, la cura delle piante, oggi ancora a carico di Ferrotramviaria, passerà al comune di Barletta che quindi si attiverà per far si che la situazione venga recuperata immediatamente.

«Quelle piante - ha detto il presidente della commissione Ambiente, Giuseppe Dibenedetto - possono ancora essere recuperate, sostituendo la griglia. Intendiamo convocare Ferrotramviaria per portare il verde ad uno stato di salute idoneo e qualora dovesse servire installare nuove piante».

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