BARLETTA - «Vi chiedo di rispettare il nostro dolore». Il messaggio, struggente, della mamma del piccolo Checco è arrivato appena 24 ore dopo la tragedia che ha portato via prematuramente suo figlio di appena 4 anni. Nel pomeriggio di lunedì, il piccolo è morto cadendo dalla bici guidata dal suo papà.
Secondo le prime ricostruzioni, Checco era seduto alle spalle del padre che guidava una bici a pedalata assistita nel box della loro abitazione in via Lattanzio, nella zona 167. L’uomo avrebbe perso l’equilibrio mentre percorreva una rampa molto ripida ed è caduto. Con lui anche il figlio che ha riportato un importante trauma cranico. Inutili i numerosi tentativi dei medici dell’ospedale «Mons. Dimiccoli» di Barletta di salvargli la vita.
La procura di Trani, che ha aperto d’ufficio l’inchiesta, ha sequestrato la bici e disposto l’autopsia sul corpo del piccolo che sarà svolta venerdì nell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
In attesa delle evidenze investigative, la mamma del piccolo Checco è intervenuta sui social chiedendo «rispetto per il dolore della famiglia» e raccontando la sua versione della vicenda. «Mio marito - ha scritto la donna - stava giocando con il piccolo giù nel box, prima suonando la batteria, poi con un giro sulla moto elettrica ed infine con un giro sulla bicicletta sul suo sediolino, come sempre facevano. Giravano nel corridoio e salutavano l’inquilino, nel girare in quel maledetto corridoio stretto hanno preso una parte di rampa che li ha portati a cadere».
La mamma di Checco ha anche raccontato quanto accaduto immediatamente dopo. «Mio marito, sotto shock, ha preso in grembo il nostro piccolo angelo ed è corso a chiedere aiuto per strada. Due signore delle quali non conosciamo nemmeno le generalità si sono prestate nel soccorso correndo come pazze pur di salvare il mio bambino. Ma non c’è stato nulla da fare. Vi chiedo solo di rispettare il nostro dolore e se volete, fate una preghiera per il nostro angelo. Una mamma dal cuore spezzato».
La vicenda ha scosso l’intera cittadinanza. Il sindaco Cosimo Cannito ha espresso vicinanza alla famiglia. «Come padre e come nonno - ha scritto sui social - sono sgomento per la morte del piccolo Checco, ingiusta, inspiegabile, incomprensibile. Giunga alla famiglia la mia vicinanza come sindaco, il nostro abbraccio come comunità e il cordoglio di tutta la città di Barletta».
Cordoglio anche dai residenti della zona 167. «Come Comitato che rappresenta un’intera comunità della zona 167 - hanno scritto i referenti - vogliamo dire che oggi siamo tutti più poveri. Siamo un quartiere ferito, che piange con chi ha perso tutto».