l’emergenza

Andria, impossibile smaltire rifiuti inerti. L’emergenza si prolunga da oltre un mese

Davide Suriano

Indisponibili al momento i due impianti di conferimento. L’assessore: «Tra una settimana la situazione dovrebbe normalizzarsi»

ANDRIA - L’allarme è stato lanciato dall’associazione ambientalista 3Place sui social: «Ad Andria non è possibile smaltire rifiuti inerti». Da circa un mese, infatti, l’Isola Ecologica della città federiciana situata in via Stazio non può più accogliere rifiuti inerti, ovvero scarti edili di natura domestica.

Il motivo è da cercare negli impianti di smaltimento, siti a Barletta, che sino ad un mese fa si occupavano del conferimento. Uno è prossimo alla chiusura definitiva, l’altro è stato fermato momentaneamente per via di alcune violazioni.

«La nostra città purtroppo continua ad avere problemi, lo abbiamo scoperto dai cittadini», aveva fatto sapere 3Place con una certa preoccupazione. A fare il punto della situazione è stato successivamente l’assessore all’Ambiente della città di Andria, Savino Losappio, il quale ha annunciato che tra circa una settimana il servizio riprenderà grazie all’individuazione di un nuovo impianto per il conferimento da parte degli uffici comunali.

«Abbiamo avuto delle criticità che si sono verificate da circa un mese con la chiusura di un impianto di Barletta in cui conferivamo gli inerti - ha dichiarato Losappio -. Ci siamo adoperati subito per trovare una soluzione, possibilmente la meno costosa anche perché il problema è quello di risparmiare sui costi di smaltimento. L’impianto di Barletta ovviamente ci consentiva di smaltire a costi più bassi. Siamo riusciti a individuare un nuovo impianto, quindi la settimana prossima dovrebbe riprendere quel servizio dopo aver contrattualizzato questa nuova piattaforma».

Tra una settimana, dunque, la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Ma il dubbio resta: i cittadini dove potrebbero aver gettato gli inerti viste le difficoltà dell’isola ecologica da un mese a questa parte? Dando uno sguardo all’esterno del centro raccolta di via Stazio, non sfuggono certo alla vista diversi scarti edili gettati nei terreni, ma alcuni probabilmente era lì già da tempo. Il timore è che i cittadini possano aver provveduto da sé abbandonando gli inerti altrove, in maniera del tutto illecita.

«Ovviamente abbiamo accumulato il possibile - ha sottolineato l’assessore andriese all’Ambiente - però se non riusciamo a smaltirli diventa poi un problema all’interno dell’isola ecologica. Vorrei precisare che si tratta soltanto di inerti relativi a piccoli lavori domestici e quindi non di imprese edili, perché loro smaltiscono regolarmente con la redazione di formulari presso impianti autorizzati. Quindi non è un grandissimo problema. Ogni utenza domestica può smaltire al massimo due secchi di inerti. Tra una settimana circa, ma anche meno, risolveremo tutto», ha concluso Savino Losappio. 

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