TRINITAPOLI - Proseguono i disservizi di Poste italiane a Trinitapoli, una comunità di oltre 14mila abitanti che è costretta a recarsi nei Comuni viciniori (San Ferdinando, Barletta, Canosa) da quando nella tarda serata del 22 aprile 2024, lo sportello automatico dell’Ufficio postale è stato fatto saltare da una bomba, che ha provocato danni notevoli all’intera struttura dell’ufficio, rendendolo, di fatto, impraticabile.
Da quel giorno, pur essendo venuto meno il servizio ai cittadino, nulla si è mosso. Una ventina di giorni fa, è stato installato un camper dove a prestare servizio è un solo dipendente che, ovviamente, non riesce a soddisfare le esigenze dell’intera popolazione. Basti considerare che in tempi normali, pur funzionanti 5 sportelli, a pieno regime, si formano file della durata, mediamente, di circa mezz’ora. Il disagio più grave è a carico degli anziani, soprattutto quelli soli, per i quali riscuotere la pensione o pagare i bollettini rappresenta un problema enorme. I cittadini chiedono a gran voce che Poste italiane metta a disposizione degli utenti un container in modo tale da lavorare in maniera dignitosa per i dipendenti e poter soddisfare tutti i servizi al cittadino. Ma per la collocazione del container i bene informati fanno sapere che bisogna aspettare i finanziamenti del Pnrr.
Intanto, non vanno, altresì, sottaciuti i disagi dei dipendenti di Poste i quali di settimana in settimana vengono spostati negli uffici dei paesi limitrofi. Nonostante le sollecitazioni ai vari sindacati, i dipendenti continuano a sentirsi ignorati e maltratti. Intanto, va registrata l’iniziativa del sindaco, Francesco di Feo che ha fornito due tende per ripararsi dal sole e ha sollecitato Poste italiane a fornire un secondo camper.