LA PROPOSTA
Barletta, «via Roma simbolo della tragedia: stop a nuovi palazzi e un monumento»
Coalizione civica e M5s: il Comune revochi i permessi di costruire
BARLETTA - Continua a tenere banco la vicenda in merito alla demolizione del rudere di via Roma, adiacente al luogo del tragico crollo datato 3 ottobre 2011- quando persero la vita 5 persone - ed al permesso di costruire in quel posto. Sulla «opportunità» della costruzione già nei giorni scorsi i toni della polemica si sono registrati molto alti tra opposizione e il sindaco Cannito.
Richieste Nuovamente intervengono con una alcune richieste i consiglieri comunali Carmine Doronzo e Michela Diviccaro (Coalizione civica) e Luca Savella (M5s) al fine di dare un nuovo volto all’intera area con la presenza di un monumento che ricordi la tragedia, «convinti che il crollo di via Roma debba essere ricordato e servire da monito alla cittadinanza tutta e non può essere dimenticato e insabbiato sotto le stesse cause che lo hanno determinato».
«Siamo fermamente convinti che l’area in oggetto sia diventata simbolo per tutte le cittadine e i cittadini barlettani», affermano i consiglieri anche a nome dei loro iscritti. «Chiediamo alla Amministrazione comunale la sospensione del permesso di costruire per l’edificazione del nuovo fabbricato, valutando un’ipotesi di perequazione con i proprietari degli immobili, consentendo agli stessi di realizzare le volumetrie spettanti in altre zone della città e successiva riqualificazione dell’intera area, dedicando quei luoghi ad un’importante opera pubblica, denominata “Monumento al ricordo di tutte le vittime di malaedilizia», precisano gli esponenti di Coalizione Civica e del Movimento 5 Stelle.
«In caso di impossibilità di accordo con i proprietari per uno scambio di volumetrie - aggiungono - chiediamo che l’amministrazione si faccia urgentemente carico di quel vuoto urbano causato dal crollo del 2011 cercando, in tempi brevi e certi, una soluzione progettuale adeguata e di indire un concorso di idee, aperto a giovani professioniste e professionisti barlettane/i, utile a progettare uno spazio che segni una traccia indelebile e riqualifichi l’area del crollo, integrandola armoniosamente ai fabbricati adiacenti, siano essi esistenti o di nuova e futura costruzione».
Doronzo, Diviccaro e Savella, in conclusione, rivolgendosi all’amministrazione comunale auspicano che si faccia chiarezza «a che punto sia l’iter di approvazione del Pug», certi che «la pianificazione urbana sia cruciale per lo sviluppo della nostra città».