ANDRIA - Saranno i Ris di Roma ad effettuare gli accertamenti tecnici di natura scientifica sul materiale sequestrato dopo l'omicidio di Enza Angrisano, la 42enne di Andria uccisa a coltellate dal marito Luigi Leonetti nella loro abitazione il pomeriggio del 23 novembre scorso.
Le operazioni saranno avviate il prossimo 30 gennaio nella capitale, e probabilmente riguarderanno anche il coltello da cucina che l'uomo ha utilizzato per uccidere la moglie. È stato lo stesso Leonetti a farlo rinvenire agli investigatori, ancora sporco di sangue, sul divano del soggiorno.
L'uomo, assistito dall'avvocato Savino Arbore, è attualmente detenuto nel carcere di Lucera. Agli inquirenti ha riferito di aver ucciso Enza per gelosia, poiché la donna due mesi prima aveva manifestato l'intenzione di lasciare la casa coniugale ed interrompere la loro relazione.
«La sua spregiudicatezza – scrive il gip Anna Lucia Altamura nell'ordinanza di custodia cautelare -, la fredda lucidità nel perpetrare la condotta omicidiaria, la sua pervicacia nell'infliggere, con il coltello più appuntito e tagliente tra quelli presenti nell'abitazione, plurimi colpi in parti vitali del corpo della vittima, mostrando, come evidente dal materiale in atti, assoluta noncuranza per le condizioni della stessa, disinteressandosi se la stessa fosse o meno ancora in vita, anzi manifestando all'operatore del 118, pronto ad aiutarlo nel prestare le prime cure in attesa del personale sanitario, la propria spudorata noncuranza, confermano la sua caratura criminale, con completo spregio per le regole del vivere civile»...