L’ora della crisi

Barletta: il grande silenzio dopo le dimissioni di Cannito

Rino Daloiso

Dopo il primo cittadino, lascia anche l’assessore all’Urbanistica, Grimaldi. Giovedì 30 novembre il consiglio comunale tornerà a riunirsi

BARLETTA - La mattina dopo le dimissioni, per il sindaco Cosimo Cannito è l’ora del silenzio. Non parla, né i suoi hanno provato a sentirlo.

Nei momenti più complicati della doppia esperienza amministrativa, fa così. Medita il da farsi. Stavolta per comprendere se vi siano o meno i margini per una ricucitura con il gruppo consiliare di Forza Italia, dopo lo stop in aula al provvedimento di «individuazione degli interventi pubblici da realizzare a scomputo delle somme da versare al Comune da parte dei soggetti vincitori assegnatari dei lotti» nell’ambito del Contratto di quartiere. Al quale provvedimento, peraltro, Cannito aveva più volte dato copertura politica nel corso del dibattuto in aula. Ma davanti alle persistenti perplessità di parte della sua maggioranza (Fratelli d’Italia e civiche) e delle opposizioni (Con, Coalizione civica, molto meno del Partito democratico) aveva espresso parere favorevole all’emendamento proposto proprio dai banchi dei suoi.

Sarebbe, peraltro, interessante conoscere cosa pensi il primo cittadino dimissionario del pollice verso esposto alle sue spalle dal presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte proprio mentre gli chiedeva di mettere ai voti quell’emendamento e al quale ha fatto seguito la fuoriuscita dall’aula consiliare dei rappresentanti di Forza Italia.

A proposito. Non è mai troppo tardi far sapere ai cittadini-elettori-contribuenti che fine abbiano fatto i sei emendamenti al Documento programmatico preliminare al Piano urbanistico generale approvati il 23 aprile 2018 dalla precedente consigliatura e scomparsi nel testo ripreso nei mesi scorsi per provare a concludere l’iter.

Non sappiamo se possano essere d’aiuto le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Pierpaolo Grimaldi (Forza Italia), presentatore della delibera finita venerdì nel vicolo cieco e dimessosi ieri mattina nella scia del sindaco. Non seguito, peraltro, dall’assessore Marcello De Gennaro, titolare della delega allo Sport e indicato anche lui da Forza Italia. Divergenze nel gruppo consiliare? Vedremo.

Intanto, giovedì 30 novembre il consiglio comunale tornerà a riunirsi: non per sentire se il sindaco abbia intenzione di revocare oppure confermare le dimissioni (c’è tempo fino a metà dicembre per decidere), ma per esaminare il «solito» debito fuori bilancio (ormai i punti all’ordine del giorni più gettonati nelle sedute consiliari) e la proposta di delibera circa il Programma comunale per il diritto allo studio per l’anno 2024. Staremo a vedere che ritorno in aula sarà.

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