Nella Bat

Andria, le piazze di spaccio della città in mano a giovanissimi: smantellata banda, 13 arresti

Impegnati nel commercio di hashish, marijuana e cocaina, estorcevano anche denaro agli acquirenti debitori

ANDRIA - È in corso una vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, che hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, agli arresti domiciliari e divieto di dimora nei confronti di 13 persone tra i 18 e i 23 anni residenti ad Andria (Bt) e una residente in Austria, per la quale è stato emesso mandato di arresto europeo.

L’articolata attività investigativa ha smascherato l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale costituito da giovani, con base ad Andria, dedito in modo stabile e duraturo allo smercio al dettaglio di marijuana, hashish e cocaina, ad acquirenti locali con tanto di estorsione qualora non avessero saldato i debiti. Gli indagati rispondono infatti per più episodi di estorsione, detenzione, produzione, coltivazione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso.

Il provvedimento cautelare è l’esito di un'attività investigativa, condotta dal 2020 al 2022, che ha origine da approfondimenti su alcuni danneggiamenti di auto (pneumatici tagliati) e un episodio di minaccia ai danni di una persona che non voleva entrare a far parte del gruppo di pusher.

La base della banda era ad Andria, in Piazza Marinai d'Italia e Piazza Soffici. Due degli indagati, condotti in carcere, erano coordinatori e responsabili del gruppo, procacciavano la sostanza e definivano le dinamiche, la compravendita della cocaina e la coltivazione, produzione, confezionamento e successivo smercio della marijuana. Inoltre amministravano la cassa comune del denaro destinato ai pagamenti dei pusher e all’acquisto di tutto il necessario.

Agli acquirenti incapaci di saldare i debiti veniva portava via la patente di guida. I singoli spacciatori che non volevano entrare nel 'consorzio' venivano minacciati. Le richieste e le comunicazioni avvenivano tramite telefonate, sms, WhatsApp, Instagram, Facebook, e le consegne venivano fatte sia a domicilio o nei pressi delle abitazioni degli acquirenti, oppure nelle piazze o in luoghi prestabiliti, zone periferiche della città.

Nel corso dell’attività sono state denunciate 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sequestrati 1.735,00 euro, materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, schede telefoniche e telefoni cellulari nonché è stata trovata una serra con fertilizzanti, lampade ed il necessario per la coltivazione di piante di marijuana. 

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