La storia

Il nipote di Astor Piazzolla scopre le sue radici in Puglia

Pipi Piazzolla testimonial di Enit al festival di tango di Trani

TRANI - Decidendo di abbandonare il porto pugliese di Trani per emigrare a Mar del Plata, in Argentina, il pescatore Pantaleone Piazzolla nel 19/o secolo non poteva certo immaginare che suo nipote Astor sarebbe diventato un musicista 'rivoluzionariò del tango. E neppure che il nipote di Astor, Daniel detto 'Pipì, un giorno sarebbe arrivato fino a Trani per scoprire la terra da cui lui era partito.

«Appena ho messo piede in questa cittadina - ha dichiarato 'Pipì Piazzolla, anche lui musicista e fiammante testimonial del progetto 'Turismo delle radicì sviluppato dall’Enit - ho visto il mare Adriatico e ho capito il senso profondo delle scelte fatte dal mio bisnonno che emigrò dalla Puglia all’Argentina».
Batterista del complesso musicale Escalandrum, il nipote di Astor ha avuto l’incarico di pre-inaugurare l’edizione 2023 del 'Trani International Tango Festival', che ufficialmente comincia il 12 luglio. «Sono entusiasta di questa iniziativa - ha commentato - e farò quello che posso per contribuire alla trasformazione di Trani in una capitale imprescindibile del tango a livello mondiale"

«Quello che sto vivendo è molto emozionante», ha detto Pipi Piazzolla per telefono all’ANSA, perché mi ritrovo per la prima volta a confronto con le mie radici, con il luogo da cui proviene la mia famiglia. Il mio trisnonno è nato qui. E' qualcosa che mi dà i brividi. Sono molto felice».

«Qui il tango si vive molto intensamente - ha aggiunto .- e mio nonno Astor è stato colui che gli ha dato questo tipo nuovo di energia. Sento una gran voglia di entrare a far parte del mondo del tango in questa parte d’Italia, a collaborare con un festival che ha dieci anni, con tante persone e tante idee per il futuro».
Grazie al progetto di sviluppo del 'Turismo delle radicì, promosso dal governo italiano e sviluppato dall’Enit, Pipi Piazzolla ha potuto visitare varie località della Puglia, fra cui Bari, Polignano a Mare, Alberobello, Ostuni, frequentando corsi di cucina e musica locale, fino ad arrivare alla tappa finale di Trani.

«Astor è un genio conosciuto a livello internazionale - ha commentato all’ANSA da parte sua Veronica Morello, coordinatrice dell’Enit a Buenos Aires - e questa iniziativa del viaggio del nipote alla scoperta delle sue origini italiane è molto rilevante perché promuove il turismo delle radici, una destinazione bellissima come la Puglia e un festival di tango italiano, argomenti di grande interesse per il mercato argentino».

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