Sabato 06 Settembre 2025 | 06:27

Trani, trovato morto in sacco a pelo: indagati i figli per truffa Inps, continuavano a percepire la pensione

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Trani, trovato morto in sacco a pelo: indagati i figli per truffa Inps

Il corpo era stato abbandonato in Abruzzo. Svolta nelle indagini dopo un anno. Ma uno dei tre figli è estraneo alla vicenda

Martedì 04 Luglio 2023, 10:44

05 Luglio 2023, 12:15

ANVERSA DEGLI ABRUZZI - Svolta nel giallo di Castrovalva. Dopo un anno di accertamenti è stato identificato il cadavere rinvenuto la scorsa estate nella frazione del comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila. Si tratta di Bruno Del Negro, 81enne di Trani. I suoi figli e la compagna di uno di loro sono stati iscritti nel registro degli indagati per soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e indebito utilizzo di carta bancomat. Ma in una nota dei legali di uno di loro, Benito, si specifica che l'uomo è «totalmente estraneo all’ipotesi accusatoria di “soppressione di cadavere”, dal momento che ormai da diversi anni non intratteneva più rapporti personali, e neppure telefonici, col genitore per radicali divergenze familiari che l’hanno costretto ad allontanarsi dal nucleo familiare di origine, e non viveva più a Trani. Il figlio era anche all’oscuro degli emolumenti pensionistici che percepiva il padre, delle sue operazioni bancarie e finanche dell’intervento al femore a cui era stato sottoposto a dicembre 2021. Inoltre ha manifestato l’intenzione di recuperare la salma del defunto padre per assicurargli degna sepoltura presso il cimitero di Trani».

L’anziano, all’epoca allettato e incapace di provvedere a se stesso, sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, in concorso con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere, mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, dopo aver percorso con l’autovettura in uso circa 350 km da Trani. Ciò, al fine di continuare a percepire la pensione del congiunto, circa 3.000 euro al mese, riuscendo a incassare complessivamente la somma di circa 60.000 euro con pari danno per l’Inps.

L’uomo è stato identificato grazie all’attività dei carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Aquila che hanno concentrato gli accertamenti su una protesi femorale. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire gli eventi che si sono succeduti in quei giorni, con l’abbandono del corpo dell’anziano, nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2022. Per la Procura di Sulmona vi è anche un altro aspetto di rilevanza penale: la mancata segnalazione del decesso all’Inps e il fatto che i figli abbiano continuato a percepire e spendere per quasi un anno la pensione e i risparmi del padre.

L’anziano era stato sepolto come soggetto ignoto lo scorso aprile, dopo otto mesi di custodia in una cella frigorifera dell’ospedale di Chieti. Decisiva, ai fini dell’identificazione del cadavere, potrebbe essere stata la placca trovata sul corpo dell’anziano, applicata poco prima della morte a seguito di un intervento chirurgico. Da qui la svolta nelle indagini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)