l’iniziativa
Il dolce «sospiro» di Bisceglie incanta tutti alla Bit di Milano
Apprezzamento e buon gusto: Successo alla fiera turistica con numerosi operatori del settore
MILANO - Una presenza non prevista alla Bit, la più importante fiera del turismo appena conclusa a Milano, quella del “Sospiro di Bisceglie” che, però, una volta apparso, ha conquistato tutti gli ospiti che hanno potuto partecipare all’esperienza enogastronomica organizzata dalla Regione Puglia.
La degustazione dello straordinario dolce biscegliese non era annunciata nel programma di “Puglia for foodies”, format che attraverso le ricette e i prodotti tipici della regione, ha raccontato il territorio. «Potevamo mancare noi? - dice Sergio Salerno, presidente dell’Associazione Pasticcerie Storiche Biscegliesi -. Certo che no, visto che la nostra eccellenza rappresenta sia l’intero territorio, sia i valori, l’operosità, la maestria dei pasticcieri che sono tutt’ora depositari di una tradizione fortemente radicata ed espressione dell’intera comunità». Così, aggiunge “quasi a gamba tesa – detto in termini agonistici – ci siamo preso lo spazio necessario per presentare e fare degustare lo storico dolce».
Con grande soddisfazione degli ambasciatori del dolce tipico biscegliese e di quanti hanno potuto “sospirare“ (fra questi anche la ministra del turismo, Daniela Santanchè) con questa storica specialità che molti visitatori della Borsa italiana del turismo hanno avuto modo di incrociare per la prima volta. E, così, il dolce di Bisceglie, ancora una volta si è rivelato ottimo ambasciatore della città e del territorio circostante dove sarebbe stato ideato, nel 1498, dalle suore del Monastero di San Luigi incaricate di preparare i dolci per le nozze di Lucrezia Borgia, contessa di Bisceglie, con Alfonso di Aragona.
C’è, però, un’altra versione che vuole il sospiro inventato da un pasticciere romantico che si ispirò, per dargli forma, al seno della donna amata. E, infatti, il sospiro ha la forma di due piccoli seni, fatto con pan di Spagna leggerissimo aromatizzato con scorza di limone delle campagne biscegliesi, farcito con una crema ricavata dall’infusione delle bacche di vaniglia nel latte, il tutto ricoperto da una sottile glassa di zucchero. E, avendo l’accortezza di addentarlo capovolto in modo da lasciare la glassa che lo ricopre come ultimo pezzo per prolungarne il piacere in bocca.
Da sottolineare, inoltre, che la delegazione biscegliese (il sindaco Angelantonio Angarano, e l’assessore Giovanni Naglieri ma, anche, il giovane pasticciere Mauro Di Benedetto, che lavora a Milano presso Armani Hotel e che alla Bit ha rappresentato gli artigiani aderenti all’Associazione delle pasticcerie storiche che sfornano ogni giorno quella che possiamo davvero considerare l’identità di Bisceglie visto l’impegno nel portare avanti una tradizione ormai secolare: le pasticcerie Trani, San Pietro, Dolce Caffetteria, Acquafredda, Ghiottonerie, Il Cibo degli Dei, Cresci senza glutine) ha fatto “comunella”, per le giuste sinergie, con chi ha presentato i prodotti tutelati dall’Unione Europea come la Burrata di Andria igp, la Cipolla Bianca di Margherita igp ed altro. E, poi, i biscegliesi hanno riempito il desk dello spazio espositivo della Regione Puglia con un simpatico fumetto “io sospiro” che racconta la storia del ghiotto dolcetto e “u calannierie de Vescègghie”, ovviamente scritto in vernacolo.