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Trani, entra con un’ascia nel bar: 50enne indagato per stalking e danneggiamento

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Tribunale Trani nuova

Cade l'accusa di tentato omicidio per l'episodio avvenuto ad agosto scorso: l’uomo aveva litigato con un avventore; l’arma non è mai stata trovata

Domenica 19 Febbraio 2023, 13:17

TRANI - Entra in un bar con un’ascia in mano e si scaglia contro il titolare, minacciandolo di morte. Sono queste le accuse di cui risponde un 50enne di Trani: i reati che gli vengono contestati sono quelli di stalking e danneggiamento, mentre è stata annullata l’ipotesi di tentato omicidio ipotizzata in un primo momento.

I fatti oggetto dell’inchiesta, coordinata dalla procura di Trani, risalgono all’agosto scorso. In realtà già qualche mese addietro - secondo quanto formalmente contestato dai magistrati - l’uomo senza motivo avrebbe aggredito verbalmente il titolare del bar e i clienti presenti in quel momento, costringendo il commerciante a chiudere in anticipo il locale. In un’altra occasione, dopo aver inveito all’interno del bar contro il proprietario, si sarebbe messo alla guida della sua auto per poi inserire la retromarcia e danneggiare l’auto della vittima, parcheggiata sulla strada.

L’episodio più grave, però, risale al 12 agosto. Quel giorno l’indagato sarebbe entrato nel bar impugnando un’ascia, a causa di alcuni dissapori con un soggetto che in quel momento si trovava nel locale. In un primo momento avrebbe colpito il bancone, e poi si sarebbe rivolto al titolare dicendogli: «Bastardo pure tu devi passare i guai, ti devo uccidere, me la pagherai, stai attento che ti devo fare la pelle». A quel punto la vittima sarebbe riuscita ad indietreggiare per poi darsi alla fuga. Ma questo non avrebbe fatto desistere il 50enne, che continuava a seguirlo prima sul retro del bar e poi di nuovo all’esterno. Alla fine il commerciante è riuscito a rifugiarsi nell’esercizio commerciale, chiudendo la porta a chiave. Nonostante questo, l’uomo avrebbe danneggiato con l’arma la porta d’ingresso mandando in frantumi il vetro e danneggiando il telaio e i cardini.

I giudici, però, hanno fatto cadere l’accusa di tentato omicidio poichè l’ascia non è mai stata ritrovata, ed in mancanza di lesioni non è stata provata l’offensività della condotta. Le indagini da parte delle forze dell’ordine e della procura sono ancora in corso, nell’attesa che i contorni di questa singolare vicenda vengano chiariti.

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