Serie A
Basket, Laquintana: finalmente Brindisi!
«Non vedo l’ora di cominciare. Ho sempre desiderato di giocare al Pentassuglia»
Tommy Laquintana, cestista ruolo play guardia, compiendo 28 anni (7 luglio) appone la firma per un contratto triennale a favore del club a cui da tempo aspirava. Certo, alla corte della New Basket Brindisi del presidente Fernando Marino, storico eccellente club pugliese, da sempre Stella del Sud, New Basket fondata nel 2004. Immenso l'entusiasmo del monopolitano Tommy, appartenente ad una delle famiglie più congrue della pallacanestro pugliese, e non solo. Attorniato dai fratelli cestisti, il primogenito Vanni e il più giovane Micky. Il quintetto di famiglia è completato dal padre Giuseppe e dalla madre Vanna Mitrotti. Quest'ultima vanta passione per la palla a spicchi nata tramite quella del padre senatore Tommaso e dello zio Lucio, protagonisti nella pallacanestro monopolitana degli anni 50. Tommy è il secondo giocatore di rilievo pugliese, dopo Marco Giuri, ad indossare la maglia della New Basket.
Ennesima partecipazione al massimo campionato cestistico italiano per Brindisi, inserita anche nel secondo torneo di qualificazione della FIBA Basketball Champions League. Il torneo prevede scontri diretti a partire dai quarti di finale fino alla finale, per stabilire la vincente da ammettere ai gironi BCL. Happy Casa Brindisi contro lo CSM CSU Oradea (ROM) nei quarti di finale; vincente in semifinale con chi supererà il turno nella sfida Heroes Den Bosch (HOL)-BC Gottingen (GER). Laquintana fortemente voluto, tra gli altri, dal general manager Tullio Marino, è l’ennesimo acquisto stagionale dopo Jamel Morris e, ultimo in ordine di tempo,JaJuuan Johnson, di cui riferiamo a parte, a far compagnia ai riconfermati Jordan Bayehe e Joonas Riisma.
Lungo il percorso cestistico del play guardia Tommy prima dell'approdo a Brindisi. Nel 2012 gioca a Ruvo, annata successiva con il CUS Bari di coach Giovanni Putignano, in Sicilia con l'Orlandina Basket, tappa a Biella (allenatore Corbani), poi Pistoia nella massima serie. Campionati europei Under 20 con coach Sacripanti, dopo aver indossato l'azzurro dell'under 18. Nel giugno 2018 alla Germani Brescia, dopo due stagioni agonistiche veste la maglia del Trieste, sempre in Lega A, ritorna a Brescia, città simbolo per il monopolitano, ed eccolo alla New Basket Happy Casa Brindisi.
«Ho iniziato con la palla a spicchi a nove anni - confida Tommy Laquintana - seguendo le orme di mio fratello Vanni. Mi sono subito innamorato, praticamente non ho mai smesso di giocare».
A quali campioni si è ispirato?
«A Gianluca Basile. Abbiamo giocato assieme a Capo d'Orlando, è lì che l'ho conosciuto. È nata una grande amicizia, siamo come due fratelli. Ci vediamo ogni estate, andiamo in vacanza insieme. Poi c'è Kobe Bryant, è e sarà per me una fonte di ispirazione. Ho avuto la fortuna di partecipare ad un camp. Nessuno mi aveva detto che ci sarebbe stato lui. Quando sono entrato nel palazzetto ho visto i suoi numeri, era tutto giallo viola e allora ho capito. È stato un sogno per me. Da quando ero piccolo è sempre stato il mio vero, grande idolo. Guardavo i suoi video su YouTube cercando di imitarlo. Ho seguito tutte le sue partite, anche quelle trasmesse alle quattro di mattina, le guardavo con mio fratello Mickey. LuI per me non morirà mai».
Dopo 10 anni in giro per l'Italia, il giorno del ventottesimo compleanno ecco un particolare e affascinante regalo, com'è tornare a casa?
«Sono felicissimo, ho tanto entusiasmo per questa nuova avventura. L’idea di giocare nella mia Puglia mi riempie di orgoglio. Sono fortemente motivato: la società è speciale, sono felicissimo di lavorare nuovamente con coach Corbani».
Lei è stato nel giro delle nazionali giovanili, quali ricordi?
«È stata un'esperienza magnifica: under 18 per gli Europei in Lituania e under 20. Poi il 3x3. Il sogno, mi sia consentito sottolineralo, è quello di arrivare alla convocazione per la nazionale maggiore. Indossare quella maglia della nazionale, in rappresentanza di un intero Paese, mi riempirebbe di orgoglio, ci spero davvero».
Quattro anni a Brescia, l'ha considerata una seconda casa, cosa le mancherà di più?
«A Brescia sono stato benissimo, è una città fantastica, i bresciani sono davvero unici. Conserverò il ricordo piacevole di ognuno di loro e posso dire che parte del mio cuore è lì. Mi mancheranno gli amici con i quali ho condiviso parte della mia vita».
Sappiamo che ha un grande amore, ci parli di Skyler.
«Skyler è la mia bulldog francese di cinque anni. Praticamente è sempre con me. Nella mia vita ci sono tre donne: mamma, la mia ragazza e Skyler. Sia mia madre che la mia ragazza sanno che al primo posto c' è lei».
Quale l'esperienza più significativa?
«La fantastica vittoria con il Brescia in Coppa Italia. Ho vissuto un'emozione indescrivibile, ho pianto dalla gioia. Alzare quella coppa è stato davvero una esperienza unica».
Come trascorrerai l'ultimo periodo di ferie?
«Al mare, starò con la mia famiglia,con il mio nipotino Bryan, con gli amici. Però credetemi non vedo l'ora di calcare, finalmente da amico, il parquet del Pala Pentassuglia. Sarà un giorno indimenticabile sotto tutti i punti di vista».