La situazione

C’è più acqua nelle dighe della Camastra e S.Giuliano

Antonella Inciso

Quasi il doppio di metri cubi rispetto all’anno nero 2024

Un quantitativo quasi raddoppiato rispetto a quello registrato lo scorso anno. E’ l’acqua che oggi contiene la diga della Camastra e che allontanerebbe i timori di una nuova crisi idrica in Basilicata. L’invaso, infatti, al momento, secondo il bollettino di “Acque del Sud” dispone di 7 milioni 394 mila 43 metri cubi di acqua, un dato incoraggiante se si considera che, il primo settembre dello scorso anno, la quota raggiunta era di 4 milioni 503mila 865 metri cubi di risorsa idrica. Non è solo la Camastra, però, a mostrare dati in crescita: c’è anche la diga di San Giuliano (passata dai 14 milioni 525mila 584 metri cubi del 2024 ai 22 milioni 813mila 678 metri cubi di quest’anno), quella di Conza (dai 10 milioni 370mila 145 del 2024 ai 14 milioni 541mila 95 metri cubi attuali) e l’invaso di Genzano (salito dagli 888mila metri cubi dello scorso anno al milione 268mila metri cubi di acqua di oggi). Ad Acerenza, invece, registrato il primo valore con 4 milioni 4mila 160 metri cubi di acqua. Ad essere in calo la diga di Montecotugno, passata dagli 86 milioni 563mila metri cubi del 2024 ai 70 milioni 696mila metri cubi del 2025; quasi dimezzata quella del Pertusillo (che dai 60 milioni 864 mila metri cubi del 2024 ha raggiunto i 39 milioni 67mila metri cubi nel 2025) e di Gannano (dai 2 milioni 559mila metri cubi dell’anno scorso ai 2 milioni 75mila metri cubi di oggi). Senza attuali dati, infine, è il Basentello che l’anno scorso registrava 131 mila metri cubi di acqua invasata. Insomma, numeri che se da un lato lasciano ben sperare, anche per le numerose piogge registrate negli ultimi giorni, dall’altro confermano l’importanza degli interventi infrastrutturali che sono in corso e che puntano a consentire alle dighe lucane di raccogliere nei mesi invernali tutta l’acqua disponibile. Come dimostrano le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture e vice presidente della Giunta regionale, Pasquale Pepe. “I lavori sul collegamento tra Acerenza e Genzano stanno andando avanti. Si tratta di due interventi: il primo di due milioni di euro sul versante di Acerenza procede speditamente, l’altro sul versante di Genzano ha un rallentamento dovuto alla complessità dei lavori.

Per gli interventi nell’invaso di Montecotugno ci sono ritardi dovuti in parte alla stagionalità delle opere. “Acque del Sud”, tra l’altro, ha partecipato ad un bando della Regione ottenendo 5 milioni di euro. Sono stati, poi, affidati dall’Autorità di Bacino i lavori per la diga della Camastra, per 2 milioni e mezzo di euro, e sono in essere tutte le verifiche sulle procedure per ottenere l’aumento della capacità dell’invaso. E’ un primo intervento a cui ne seguiranno altri. Saranno realizzate opere finalizzate ad un progressivo adeguamento dell’impianto alle disposizioni normative che fino allo scorso anno avevano consentito accumulare un massimo di 9 milioni di metri cubi d’acqua”. Già perché a detta dell’esponente del governo regionale bisogna “stare tranquilli ma nello stesso tempo sempre vigili”. “A fronte dei tre milioni di metri cubi in più rispetto all’anno scorso abbiamo le sorgenti in esaurimento e non so se queste hanno avuto un recupero dopo le piogge di questi giorni” conclude l’assessore Pepe, ricordando i due volti della questione acqua. Questo mentre in questi giorni anche per il mondo agricolo il tema idrico diventerà centrale. E tutto ciò perché dovranno essere definiti a breve i quantitativi di acqua necessari per le colture autunnali ed invernali.

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