Il caso
Basilicata, la Regione assicura gli agricoltori: l’acqua per irrigare non mancherà
Ma nel Metapontino sabato 19 è prevista una grande mobilitazione
“L’accordo con la Puglia quando verrà ratificato consentirà di avere un maggiore afflusso dallo schema dell’Ofanto nel Lavellese che ci permetterà di portare a conclusione le colture in essere di pomodori e pesche. Ad oggi non ci sono problemi, ma la preoccupazione l’abbiamo dal 10 agosto. Dobbiamo farci trovare pronti”. Getta acqua sul fuoco Carmine Cicala, assessore regionale all’ Agricoltura. Nel giorno in cui il Comitato degli agricoltori del Metapontino annuncia una mobilitazione sull’emergenza idrica e “sulle criticità determinate dai disservizi” per sabato 19 luglio, l’esponente della Giunta Bardi non solo difende la proposta di accordo con la Regione Puglia ma rassicura sulla volontà di attivare ogni strumento utile per difendere il comparto agricolo. “La situazione idrica regionale continua a presentare elementi di estrema criticità. Siamo infatti al terzo anno consecutivo di crisi idrica e, attualmente, i principali invasi – Monte Cotugno e Pertusillo – registrano un deficit complessivo di circa 50 milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – sottolinea Cicala - Nonostante questo contesto fortemente penalizzante, il Consorzio di Bonifica della Basilicata ha comunque garantito il rispetto degli impegni assunti, in particolare in riferimento alle prenotazioni irrigue autorizzate. Tale risultato è stato reso possibile grazie a un’efficace compensazione dei flussi idrici, ottenuta mediante l’aumento delle prese emergenziali, passate da 5 del 2024 a circa 30, permettendo così di proseguire le attività irrigue”. In particolare, secondo l’assessore “al netto dello scenario generale non si rilevano criticità strutturali nel sistema di distribuzione”. “Le segnalazioni riguardano casi circoscritti dovuti a guasti tecnici” spiega ancora Cicala che ricorda come “l’accordo in discussione con la Regione Puglia rappresenti un’opportunità concreta per la Basilicata”. “Noi abbiamo necessità di maggiore disponibilità idrica per il Lavellese, per completare le colture in atto, come pomodori e pesche, dall’altro compensiamo al Tarantino ma solo per pochi giorni, fino a quando entrerà in funzione l’invaso di San Giuliano per il quale si stanno portando avanti dei lavori. Noi avremo vantaggi notevoli da San Giuliano, avremo maggiori apporti per le colture autunnali ed invernali come carciofo e fragola. Non abbiamo tolto nulla al Metapontino anzi stiamo dando di più” mette in luce ancora l’esponente regionale. In sostanza, l’ipotesi di intesa prevede l’impiego della diga di Conza, in Campania, per incrementare la disponibilità idrica nel Lavellese, mentre lo schema Sinni compenserà “temporaneamente” il Tarantino. In quello che Cicala definisce un intervento “straordinario e transitorio”. “Nella zona del Metapontino quelle che erano le prenotazioni sono andate avanti. Le forniture irrigue continuano ad essere garantite secondo quanto già concordato, con sistema aperto alle prenotazioni da parte del Consorzio di bonifica” continua l’assessore che ribadisce non solo come la preoccupazione riguardi la zona dell’Ofanto, ma ricorda anche la riunione del tavolo tecnico del 21 luglio prossimo per fare il punto sulla situazione e valutarne la piena sostenibilità operativa. “Il grido di allarme che arriva dal mondo agricolo lo stiamo intercettando, ma stiamo agendo in un contesto difficile” conclude l’assessore Cicala mentre il mondo agricolo lucano, ed in particolare, nel Metapontino fibrilla per l’emergenza idrica.