Politica

«Bardi tra la gente: chi l’ha visto?»

Redazione Basilicata

Marrese scende in campo, presenta il suo programma e bacchetta il centrodestra

POTENZA - «Il centrosinistra in queste ultime settimane qualche criticità l’ha registrata, legata al dialogo che c’è stato negli ultimi mesi, però, siamo riusciti ad essere uniti perché al centro abbiamo messi solo gli interessi dei cittadini». Sceglie Potenza Piero Marrese per la sua prima uscita ufficiale da candidato presidente del centrosinistra alle Regionali del 21 e 22 aprile prossimi. Con i segretari politici di Pd, M5S, Bcc, Avs, Psi, e «La Basilicata Possibile» spiega il suo impegno per la Basilicata.

Sanità, lavoro e infrastrutture le direttrici che Marrese e l’alleanza del fronte progressista vogliono portare avanti dopo «gli ultimi 5 anni di abbandono del territorio. Non so quanti hanno visto l’attuale presidente tra la gente, chi lo ha ascoltato, chi ha dialogato con lui. Io con la gente lo faccio anche da sindaco ed i nostri candidati lo fanno da anni». Aggiunge poi Marrese: «A chi ci chiede se potevamo muoverci prima rispondo “meglio tardi che Bardi”, perché dall’altro lato c’è una coalizione confusa, disomogenea, che conferma di aver messo insieme figure che, fino a ieri, se ne sono dette di tutti i colori», commenta il candidato presidente, lanciando una stoccata anche all’ex governatore Marcello Pittella che con Azione sostiene l’alleanza di centrodestra.

«Non posso evidenziare certe illogicità con Salvini che, nel 2019 proprio a Lauria, contestava il sistema sanitario regionale. Poi vince le elezioni ed oggi li troviamo insieme» sottolinea Marrese precisando che per questo «la sfida che si apre è ancor più entusiasmante. Oggi abbiamo la possibilità vera di rinnovare, di cambiare» aggiunge ancora il candidato governatore evidenziando di aver messo su «un programma aperto al dialogo, che può migliorare ascoltando il territorio perché l’obiettivo è fare gli interessi della nostra comunità».

Tanti i temi che la coalizione progressista si impegna ad affrontare, ma in vetta ci sono la sanità, il lavoro e le infrastrutture. «Il sistema sanitario da rifare, con liste d’attesa lunghissime e mobilità passiva – continua il candidato presidente – bisogna rafforzare i servizi della sanità territoriale. C’è, poi, il tema centrale del lavoro con i nostri giovani che vanno fuori, bisogna per questo rafforzare l’Università e garantire lavoro, guardando ad una offerta formativa da migliorare. E si deve costruire un percorso di stabilizzazione degli addetti ex Rmi e Tis. Una situazione seria la viviamo nelle aree industriali e dobbiamo dire che la Zes è un’opportunità ma, nel momento in cui si estende ad un territorio più vasto, bisogna stanziare le risorse». L’elenco delle cose da fare secondo Marrese è davvero lungo: le infrastrutture strategiche, il dissesto idrogeologico, la difesa dell’agricoltura e la rinegoziazione degli accordi con la Puglia sull’acqua. Tanti temi, tante questioni, insomma, Questo mentre i segretari della coalizione evidenziano, con orgoglio, come si sia «ristabilito un clima di collaborazione piena». «Ora bisogna girare la Basilicata e convincere i cittadini lucani che questa è la proposta giusta. Questa è un’alleanza coerente con temi importanti prima di tutto l’autonomia differenziata» dice il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri, mentre il coordinatore regionale dei pentastellati, Arnaldo Lomuti, rassicura «bisogna rendere più saldi i rapporti per rendere coesa la coalizione».

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