Verso il voto

Basilicata, tra Bardi e Chiorazzo il terzo incomodo

Antonella Inciso

Le riunioni romane per la riconferma del governatore uscente Vito Bardi non hanno portato ancora ad un decisione definitiva. Una situazione di acque ferme, dunque. Esattamente come quella che si registra nel Centrosinistra

POTENZA - L’ipotesi election day prende sempre più consistenza. Dopo giorni di ipotesi di voto ad aprile in Basilicata prende piede l’idea che il rinnovo del Consiglio regionale possa coincidere con il voto delle Europee a giugno. Una scelta che potrebbe far tirare un sospiro di sollievo sia al Centrodestra sia al Centrosinistra, coalizioni entrambi in una condizione di stallo.

Le riunioni romane per la riconferma del governatore uscente Vito Bardi non hanno portato ancora ad un decisione definitiva. Una situazione di acque ferme, dunque. Esattamente come quella che si registra nel Centrosinistra dove, nonostante i proclami su una possibile rosa di nomi in aggiunta a quello di Angelo Chiorazzo, candidato presidente per il Centrosinistra in quota Pd e BAsilicata casa comune, nulla di ufficiale è emerso. Insomma, ad oggi Chiorazzo resta l’unico candidato presidente del Centrosinistra. Anche se qualche novità potrebbe arrivare oggi con la presentazione del movimento «Lucani uniti».

Alternativi al Centrosinistra ed al Centrodestra. Si definiscono così gli appartenenti al polo civico «Lucani uniti», movimento che si prepara a correre alle prossime elezioni regionali. Il battesimo ufficiale arriverà oggi con una conferenza stampa e per l’avvocato Leonardo Pinto, uno dei padri fondatori del Polo con sindaci, imprenditori e professionisti, sarà l’occasione per evidenziare criticità e soluzioni per il territorio lucano. «Il nostro percorso è inverso a quello del Centrosinistra – commenta l’avvocato Pinto - Prima vogliamo mettere insieme tutti coloro che hanno l’obiettivo di salvare la Regione Basilicata e farla funzionare in maniera più utile per tutti i cittadini lucani. Poi insieme individuare il candidato presidente». Mettendo sul tavolo anche i nomi degli esponenti di «Lucani uniti» perché «qualunque nome dei componenti del Polo è potenzialmente candidato presidente, tutti hanno qualità, capacità e credibilità per amministrare la Basilicata». «I nostri nomi sono a disposizione per individuare insieme il candidato presidente. Io non posso imporre» aggiunge. Aggregare, dunque. L’intento è quello, partendo da 3 priorità: no all’autonomia differenziata, difesa della sanità pubblica e scelta sulla base delle competenze. «L’autonomia differenziata è stata voluta dal centrosinistra e la sta attuando il Centrodestra – spiega l’avvocato - entrambi non sono leali nel riferire quello che vogliono fare realmente. Essa dal punto di vista tecnico giuridico è incompatibile con la Costituzione». Incompatibilità che il legale spiega portando ad esempio la sanità pubblica. «L’articolo 32 della Costituzione prevede espressamente che sia a carico della Repubblica la tutela della salute quale diritto personalissimo del cittadino. Se è la Repubblica che si fa carico non si può trasferire la materia alla Regione anche con la modifica dell’articolo 5» dice il professionista soffermandosi, poi, sulla sanità pubblica. «Sia il Centrosinistra sia il Centrodestra dicono che sanità pubblica e privata sono la stessa cosa tanto è vero che il Centrosinistra ha arruolato quale candidato presidente Chiorazzo che opera nella sanità privata. È una incongruenza clamorosa – continua Pinto - La sanità pubblica è l’attuazione di una norma di rango costituzionale, la sanità privata si differenzia perché è una iniziativa privata, fondata sul profitto». Altro elemento fondamentale per il Polo è la competenza. «Bisogna affidare l’amministrazione della Regione a persone competenti – aggiunge il professionista - Non avere esperienza in materia di pubblica amministrazione significa non essere in grado di amministrare. E noi abbiamo avuto esempi clamorosi di negligenze ed inefficienze amministrative dovute all’incompetenza soprattutto dei politici».

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