La situazione

In Basilicata si va a caccia di sanitari, ma non ci sono medici

Antonella Inciso

Livelli essenziali a rischio. Le assunzioni previste non bastano: a Matera perse 604 unità negli ultimi dieci anni, ne arrivano 214

«La progressiva riduzione di risorse umane ha determinato crescenti difficoltà, con specifico riferimento a quelle aree e a quei settori in cui si sono registrate maggiori cessazioni di personale». La premessa è questa: la carenza del personale ha reso difficile l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Soprattutto nelle strutture sanitarie del Materano dove l’Azienda sanitaria ha dovuto fare i conti, negli ultimi dieci anni, con una perdita complessiva di 604 unità. Un numero sostanzioso, una cifra importante che ha avuto inevitabili riflessi anche sull’erogazione di prestazioni.

Per questo, per provare a fronteggiare la situazione, nei prossimi tre anni l’Azienda sanitaria del Materano ha avuto il via libera ad assumere 214 persone. La Giunta regionale ha, infatti, approvato la delibera sul Piano triennale dei fabbisogni. Un piano che prevede il potenziamento del sistema ospedaliero proprio con l’assunzione di personale. «La progressiva riduzione di personale e la difficoltà ad assicurare il tempestivo turnover delle unità cessate, anche per i vincoli imposti dal tetto di spesa, ha determinato crescenti difficoltà nella gestione operativa e sanitaria dell’azienda, che si ripercuotono in maniera significativa in termini di efficacia e di capacità di erogazione dei livelli essenziali di assistenza», spiegano nel dossier allegato alla delibera i vertici della Asm.

Di qui, la necessità di recuperare personale e di farlo a breve. Non senza difficoltà perché - come sottolinea la stessa Asm - l’avvio a regime dei concorsi unici regionali è stato fortemente condizionato dalla pandemia, in un contesto di forte competizione nel reclutamento del personale con le altre aziende e gli enti del servizio sanitario nazionale che ha favorito le realtà più grandi e attrattive a discapito delle Aziende sanitarie di minore dimensione e dei presidi più periferici». Elementi a cui si è aggiunta anche la «carenza di medici specializzati in tutto il Paese». «L’acquisizione di nuove unità di personale, in sostituzione di quelle cessate o in via di cessazione, ha evidenziato la carenza di medici specializzati in tutto il Paese, in particolare nelle discipline legate all’emergenza urgenza ed al pronto soccorso, costringendo l’Asm a fare ampio ricorso a medici specializzandi e a contratti di lavoro autonomo per consentire, sempre più spesso, a medici specializzati di altre unità operative di assicurare i servizi nella medicina di accettazione e d’urgenza e nei reparti covid», precisa ancora il Piano dell’Azienda sanitaria del Materano che, ora, con la nuova programmazione punta «ad invertire la rotta», programmando le assunzioni «per sopperire alle cessazioni che si verificheranno nel 2024 e per soddisfare i fabbisogni» delle diverse unità, non escludendo «ove necessario anche per il 2024-2026 l’utilizzo di contratti flessibili per fronteggiare situazioni straordinarie».

Insomma, l’Azienda sanitaria di Matera è pronta alle nuove assunzioni di medici e a farlo con l’obiettivo di «rafforzare in maniera strutturale e durevole le aree assistenziali storicamente carenti come la medicina d’emergenza urgenza, l’anestesia e la rianimazione, la pediatria, la cardiologia, l’ostetricia e la ginecologia». Questo anche a causa dei 69 pensionamenti che sono previsti nel 2024. Di qui l’idea dell’Azienda sanitaria del Materano di assumere 214 persone tra medici e infermieri (157 addetti), oss (17 addetti), amministrativi (27) e tecnici (13 addetti). «L’Azienda darà priorità al reclutamento di medici e dirigenti sanitari anche in considerazione delle procedure avviate e non ancora concluse, con il preciso intento di rafforzare la capacità di erogare prestazioni sanitarie e assistenziali superando le criticità, più volte evidenziate, e con l’obiettivo di incidere in maniera significativa anche sulla mobilità passiva, determinata in questi anni anche dalla grave carenza di medici, personale sanitario professionale e di supporto - viene messo in luce nel Piano allegato alla delibera di Giunta -. Inoltre, l’azienda intende proseguire nel contenimento delle assunzioni a tempo determinato e con contratti di lavoro flessibile entro i limiti fisiologici favorendo invece l’acquisizione di unità aggiuntive stabili attraverso le quali favorire il recupero a pieno regime delle attività». La caccia ai camici bianchi della Asm è, dunque, iniziata.

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