L'imposta
Tassa di soggiorno in Basilicata: Matera finanzierà l’evento Unesco, a Potenza tesoretto grazie alla Parata dei Turchi
D’Oppido: «La stima per il 2023 è di incassare circa 1,4 milioni di euro. Sostegno pure al Presepe Vivente ed alla Bruna». L’intenzione del Comune di Potenza è quella di essere parte attiva nelle fiere per attrarre visitatori «fruitori di esperienze lente»
MATERA - A chiusura del 2023, secondo le ultime stime, il Comune di Matera dovrebbe incassare circa 1,400 milioni di euro dalla tassa di soggiorno. Risorse quanto mai preziose per una città che ha nel turismo uno dei maggiori punti di forza della propria economia. L’importo dell’imposta di soggiorno istituita a Matera nel 2011, è di 4 euro per gli alberghi 5 e 4 stelle e di 2 euro per il resto delle strutture ricettive.
«Si tratta di risorse - dichiara l’assessore con delega alla Cultura ed al Turismo, Tiziana D’Oppido - che impieghiamo sia nella promozione turistica della città sia per mettere in atto interventi finalizzati a migliorare la qualità ed il decoro urbano ed i servizio a beneficio dei nostri visitatori. Tra gli eventi che ci accingiamo a sostenere grazie a questa tassa di scopo ci sono il Presepe Vivente che porterà a Matera almeno 50mila presenze e la BTM, Business Tourism Management, la Fiera del Turismo in programma dal 13 al 15 novembre che prevede la presenza di buyer internazionali e tour operator locali, oltre alla partecipazione della stampa nazionale e internazionale che parlerà di Matera. Punteremo molto anche sul trentennale dell’Unesco e su altri appuntamenti che riguardano la convegnistica».
La tassa di soggiorno è linfa preziosa anche la festa patronale di Maria Santissima della Bruna che ha il suo epilogo nello strappo del carro trionfale in cartapesta. Un evento sul quale sono accesi ormai da anni i riflettori internazionali e che richiama turisti da ogni parte del mondo.
«Per la Bruna il Comune offre un contributo importante che si concretizza anche attraverso servizi a supporto della sicurezza come le transenne lungo il percorso della festa ma anche assicurando servizi per i cittadini ed i turisti. Ma la tassa di soggiorno - prosegue l’assessore D’Oppido - riesce ad incidere anche su altri servizi come il trasporto urbano, potenziando le navette per Murgia Timone nei ponti festivi ed altre linee urbane. Sempre attingendo all’imposta di soggiorno il Comune di Matera ha garantito i servizi di trasporto a supporto dell’importante evento del festival Sonic Park alla Cava del Sole. Il bando eventi, inoltre, è stato organizzato attingendo all’imposta di soggiorno e siamo orgogliosi di sostenere anche alcune iniziative della Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera. Altri interventi sono invece orientati al decoro urbano ed alla cura del verde».
«Quella che incassa il Comune dalla tassa di soggiorno - dichiara Tommaso Mariani del CAM, il Consorzio Albergatori Matera - è una cifra importante che se trova utilizzo, ad esempio, per potenziare i trasporti e per promuovere la destinazione turistica è ben spesa. In diverse occasioni, tuttavia, abbiano espresso perplessità circa l’utilizzo dell’imposta auspicando anche un maggiore e più proficuo confronto con gli operatori turistici. Confronto che è invece avvenuto nel caso della BTM, a dimostrazione che se si lavora in sinergia i risultati si ottengono. Punterei anche sugli educational sui quali l’Apt di Basilicata sta lavorando molto».
POTENZA - Da «balzello» maldigerito e contestato dagli operatori del settore a risorsa per creare opportunità a fini culturali e turistici.
Parliamo della tassa di soggiorno nella città di Potenza, deliberata dalla giunta Guarente ed entrata in vigore l’1 agosto 2022. Una novità assoluta con tariffe che spaziano dai 2 euro per i pernottamenti in alberghi a 4 stelle, a 1,50 euro per i 3 stelle ed 1 euro le restanti strutture ricettive.
Se fino al 31 dicembre scorso risultano pagati pernottamenti per 18.767 euro, nei primi 6 mesi del 2023 «sono stati incassati circa 31 mila euro – ha confermato l’assessore comunale al ramo, Stefania D’Ottavio – rispettando la previsione complessiva di 60 mila euro annui». Un piccolo ma importante tesoretto, prima inesistente, rientrato tra le risorse indirizzate politicamente ad interventi mirati ed a beneficio non solo del capoluogo.
«L’unico appuntamento – ha evidenziato - che ci ha dato riscontro, capace di triplicare le presenze, è sempre stata la Storica Parata dei Turchi unitamente a qualche concerto. Non è investendo su tanti eventi di piccola o media entità che si può generare turismo. Da qui la nostra volontà di essere parte attiva nelle fiere».
Il cappotto ideale per proiettarsi, non solo in autunno, verso le prossime stagioni turistiche, è quello indossato proprio nelle vetrine più importanti del settore nazionale ed estero. «Strategia – ha proseguito – per sdoganare il ruolo di città dei servizi, piuttosto posizionandosi al centro di un vasto territorio, così da invitare i visitatori da ogni dove a scoprire la Basilicata interna».
Fondamentale è stata la grande collaborazione instaurata con l’Apt. Potenza ha partecipato con un proprio stand e operatori dedicati presso il Terra Madre Day Slow Food di Torino 2022, per la prima storica volta alla Bit di Milano, al Ttg Travel Experience di Rimini di ottobre ed in questi giorni all’interno del ventaglio regionale del World Travel Market - Wtm di Londra, non da ultimo, a fine novembre sarà al Turismo delle Radici a Matera. «Sono la mossa chiave per farci conoscere – ha specificato la D’Ottavio – e per intercettare sempre più e meglio i fruitori di esperienze lente, connesse alla cultura e alle radici, amanti dei piccoli borghi e dell’ambiente. Potenza si identifica simbolicamente nel Ponte Musmeci ed il nostro Palazzo della Cultura è divenuto l’hub informativo, ma spingiamo i visitatori verso la provincia, vedi Grancia a Brindisi di Montagna o le Dolomiti Lucane».
L’obiettivo di medio-lungo periodo è proiettarsi tra le mete emergenti ed accattivanti. A confermare l’appeal in ascesa, dopo i primi segnali positivi del post Covid e grazie alla visibilità televisiva e sul web delle produzioni Rai, l’arrivo di un target giovanile e che si allarga alla terza età, accompagnato da tour operator ma anche da scelte individuali. «Siamo visti con molta curiosità – ha concluso – una via maestra che andava tracciata con dovuta attenzione e che sicuramente potrà essere perseguita nel futuro»