La rinascita
Turismo lucano, il parco della Grancia: una scommessa vincente
Ci si avvia alla chiusura della stagione con un bilancio positivo sotto tutti i punti di vista
BASILICATA - «La nostra scommessa era di fugare ogni scetticismo sulla possibilità di riproporre al meglio un’iniziativa di successo che, tuttavia, nel corso degli anni aveva dovuto registrare non poche criticità». A pochi giorni dal termine della stagione 2023 del Parco della Grancia, a Brindisi Montagna, che quest’anno ha riaperto i battenti dopo alcuni anni di stop, è soddisfatto Nicola Manfredelli, il presidente del Consorzio Eccellenze Turistiche Italiane che gestisce la struttura.
Sono previste per quest’anno altre due giornate di apertura il 17 e il 23 settembre.
Può tracciarci un primo bilancio?
«Se il 2023 doveva essere l’anno di riapertura e di ripresa della Grancia dopo la lunga pausa conseguente alle riorganizzazione dell’evento ed alla pandemia Covid, non vi è dubbio che già a questo punto della stagione il bilancio può considerarsi più che soddisfacente e lusinghiero sotto tutti i punti di vista».
Quali sono i numeri di questa edizione?
«Nonostante l’inclemenza del tempo nel mese di giugno, allo stato attuale abbiamo già ampiamente superato l’obiettivo minimo che ci eravamo dati, di almeno diecimila spettatori ed è plausibile prevedere che si riuscirà a chiudere la stagione con un riscontro di presenze complessive compreso tra le quindici e le ventimila presenze. Nel merito, è da sottolineare, inoltre, che rispetto alle precedenti edizioni è da valutare positivamente il notevole incremento delle affluenze alle attività di animazione nel Parco durante l’intera giornata e non solo per assistere all’evento serale del Cinespettacolo, a testimonianza di un gradimento della Grancia da parte delle intere famiglie».
Non sono mancate le difficoltà, soprattutto all’inizio. Quali le più gravose?
«Rimettere in moto la macchina rimasta ferma per tanto tempo non è stato facile e molti ritenevano che non fosse possibile in assenza di specifici sostegni; la ferma convinzione dei componenti Uci Basilicata, Territorio Emotion, Sud Promotion, della compagine societaria, ha consentito di tracciare un programma molto attento ed articolato della possibilità di ripresa e di rilancio della Grancia che, in particolare, ha dovuto scontare e superare le difficoltà derivanti dalla ritardata ed insufficiente realizzazione, peraltro più volte sollecitati al Comune e alla Regione, dei lavori urgenti e straordinari di infrastrutturazione, sistemazione e messa in sicurezza delle aree del Parco».
Vi aspettavate un successo così importante, dopo un lungo stop?
«A dire il vero noi siamo stati sempre fiduciosi nella bontà del programma predisposto dal Consorzio Eti e nella possibilità di riproporre le varie attività, compresa la messa in scena del Conespettacolo «La storia bandita» in funzione del quale già nel mese di febbraio, sotto la regia di Gianpiero Francese, abbiamo dato vita all’apposito casting per la selezione dei figuranti e degli attori e danzatori che oggi rappresentano una bella realtà e arricchiscono con la loro passione ed il loro rinnovato entusiasmo questa straordinaria avventura della Grancia».
Ci sarà una nuova edizione?
«La concessione della gestione della Grancia al Consorzio Eti scade fra alcuni anni, pertanto siamo già pronti a programmare le successive edizioni rispetto alle quali possiamo già anticipare che oltre alla riproposizione del nutrito programma già sperimentato e consolidato, è nostra intenzione dare vita a uno specifico progetto storico e artistico da svolgere a partire dalla prossima primavera, con l’obiettivo di coinvolgere il mondo della scuola e, allo stesso tempo, di ampliare il periodo di apertura del Parco della Grancia in modo da contribuire ad allungare e diversificare l’offerta turistica regionale».