Il caso

Sanità privata, l'ultimo sos arriva ai consiglieri della Basilicata su whatsapp

Redazione online

L'allarme delle strutture accreditate: dall’1 gennaio fuori dal Ssn

POTENZA - Un messaggio su Whatsapp a ciascun consigliere regionale, prima della seduta odierna, per rilanciare l’allarme: è quanto hanno messo in atto oggi, a Potenza, i rappresentanti di «Unità di crisi sanitaria Basilicata», che riunisce le strutture private e accreditate nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, per aprire una campagna massiccia di informazione.
Tutte le associazioni di categoria del privato accreditato di Basilicata hanno già comunicato via pec al presidente della Regione, all’assessore regionale alla salute e alle Aziende sanitarie locali, l’uscita dal Servizio Sanitario Nazionale dall’1 gennaio 2023 per insostenibilità economica.
«Ribadiamo - è scritto in un comunicato - che nessuna struttura è stata pagata per i servizi erogati negli ultimi tre mesi del 2022 e che non c'è traccia di alcuna programmazione per il prossimo anno. In risposta a questa pec, il nulla più sconcertante».
E’ prevista la distribuzione di 555mila volantini, tanti quanti i cittadini della regione, e di un manifesto per ciascuno dei 131 sindaci lucani, oltre a locandine da affiggere negli studi dei medici di famiglia e nelle farmacie, nelle piazze e nelle strade. «Si chiederà a tutti di inviare un messaggio al presidente Bardi via Whatsapp il cui numero è riportato su tutti i volantini», hanno aggiunto. 

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