di ANTONIO GALIZIA
MOLA DI BARI - Accessi a mare a sud di Cozze sbarrati: dopo il provvedimento che ordinava la rimozione di un blocco in cemento e il ripristino dei luoghi per liberare l’accesso ad un largo tratto di costa, sul posto è comparso un nuovo ostacolo che ha fatto scattare una nuova protesta da parte del comitato civico. A scoprirlo, nello scorso fine settimana, i partecipanti all’escursione lungo l’antica via Traiana, percorso privilegiato dai patiti del trekking.
Mesi fa la chiusura di quell’accesso, con l’abbattimento della segnaletica comunale che indicava la spiaggia libera, aveva scatenato le proteste di ambientalisti e cittadini riuniti in comitato. Gli stessi che hanno avviato una petizione sia per chiedere l’intervento della Guardia costiera perché faccia rispettare gli accessi a mare (segnalazione risoltasi con l’ordinanza di ripristino), che per sollecitare al presidente della Regione, Michele Emiliano l’istituzione del parco marino, tra Torre Ripagnola, al confine di Cozze, frazione balneare di Mola, e Cala Fetente, in territorio di Polignano e a 700 metri dal confine con la vicina Conversano e la riserva naturale.
Questa non è tuttavia l’unica situazione critica segnalata sul litorale. Tra Cozze, Torre a Mare, Ripagnola gli accessi chiusi sono molteplici e tutti meritevoli di una certa attenzione da parte degli organi ispettivi. Su molti tratti, le strade di accesso sono state chiuse addirittura con cumuli di rifiuti, recinzioni, cancelli e, ultima trovata, i blocchi in new jersey, del tipo utilizzato nelle città per le disposizioni antiterrorismo. Non c’è giorno che alle forze dell’ordine non giungano segnalazioni e denunce. L’ultima, solo in ordine di tempo, porta la firma de «I pastori della costa». Questa iniziativa si aggiunge allo scempio autentico cui si assiste sulla Mola-Torre a Mare, dove sono spuntati cancelli sulla battigia.
Sulla costa a sud, tra Mola e Cozze, la situazione è ancora più grave. Continuano a protestare i residenti nelle villette in zona ex Astir Club, che in una serie di esposti e segnalazioni trasmesse ai responsabili del demanio e all’amministrazione comunale, hanno adito le vie legali chiedendo che «venga garantito l’accesso a mare». Qui, diverse strade di accesso alla battigia sono state addirittura sbarrate, con tanto di cancelli e lucchetti, nonostante la norma dica chiaramente che anche in presenza di proprietà non demaniale va garantito il passaggio. I cittadini, residenti e frequentatori delle spiagge, chiedono che si indaghi per capire a quale titolo, in diverse zone del litorale siano stati posizionati dei cancelli. La loro speranza è che le segnalazioni non restino inascoltate e che gli organi competenti verifichino la legittimità di quanto sta accadendo.