la storia
«Sono Rosa e non riesco a camminare». La richiesta di aiuto di una 14enne di Rutigliano postata su TikTok
La chance è una terapia in un ospedale messicano. Ma costa tanto: l'appello dei genitori. Per Rosa, nata prematura a 5 mesi, non c’erano speranze. Ma è sopravvissuta e continua a lottare
«Non riesco a camminare da quando sono nata, ma insieme potete farmi volare». Si conclude così il video pubblicato su Tik Tok da una quattordicenne di Rutigliano affetta fin dalla nascita da molte patologie e costretta su una sedia a rotelle. Dopo anni di terapie, viaggi ogni sei mesi a Genova e tante sofferenze adesso per Rosa Cascione si apre la speranza di poter condurre una vita più serena. Speranza che, però, passa da una clinica di Monterrey, in Messico, e da un trattamento per il quale occorrono oltre centomila euro. Per questo Rosa ha deciso di usare il social più amato dagli adolescenti per chiedere aiuto e per spingere la raccolta fondi attivata dalla famiglia sulla piattaforma Gofundme, aperta a nome di suo padre Nicola. Finora sono arrivati circa diecimila euro.
«Mia figlia è nata prematura a cinque mesi – racconta la mamma, Maria Pascazio -. Per lei non c’erano speranze, ma è stata forte ed è sopravvissuta. Da 14 anni però è malata. È già stata operata tre volte e ogni sei mesi è costretta a farsi seguire all’ospedale Gaslini di Genova per una terapia alle ossa. Sopportiamo già moltissime spese e per questo abbiamo fatto tanti appelli alla politica e alle tv nazionali». La quotidianità è fatta di fisioterapia, controlli, problemi di mobilità. Ma gli ostacoli sono sempre superati dalla voglia di vivere. «Mia figlia va a scuola – prosegue la mamma – fa il primo superiore in Scienze umane e ha tanti amici che le vogliono bene. Lei è una ragazza speciale, perché ha una grandissima forza, per me è soprannaturale. Ha una vita sociale, anche se per alcuni la disabilità è ancora vista con timore. Per questo a scuola è stato anche realizzato un video per sensibilizzare i compagni».
L’idea di usare Tik Tok è stata sua, così si è cimentata in un video - che ha già registrato oltre 300mila visualizzazioni - senza nascondere l’emozione. «Parla molto velocemente – conferma la sua mamma – la verità è che non vedeva l’ora di finire». Ma l’obiettivo è importante, un trattamento che al 90% risolverebbe diversi problemi e che, con due cicli, potrebbe permetterle di camminare. «Tutto è nato guardando il film ‘Due emisferi’, che racconta la vera storia di un ragazzo disabile – dice Maria -. Sono riuscita a capire chi sono i genitori nella vita reale e, dopo alcune ricerche, a contattare il papà. È stato lui a darmi le informazioni per raggiungere la clinica in Messico. Così abbiamo fatto un consulto a distanza e abbiamo ottenuto l’idoneità». L’inizio della terapia è fissato per l’11 maggio.
«Dobbiamo partire almeno tre giorni prima – prosegue – ma le spese per rimanere almeno due mesi sono enormi». Trentamila euro per il trattamento, 20mila per un appartamento, almeno 5mila per il biglietto aereo per tutta la famiglia e poi altri soldi per l’assicurazione, il noleggio di un’auto per disabili, la fisioterapia e la riabilitazione in Italia. Somme non coperte in alcun modo dal Servizio sanitario nazionale. «A marzo dobbiamo anticipare i primi 30mila euro», conclude la mamma. Facendo appello alla generosità della comunità.