Venerdì 14 Novembre 2025 | 14:36

A Bari arriva il «No Brt Day»: iniziative in strada e flash mob al Municipio 2

A Bari arriva il «No Brt Day»: iniziative in strada e flash mob al Municipio 2

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

A Bari arriva il «No Brt Day»: flash mob

Il giorno clou per palesare il malcontento sarà domani, tra chi è preoccupato per la possibile diminuzione radicale di posti auto e chi vuole difendere il verde

Venerdì 14 Novembre 2025, 13:06

Il progetto Brt «spacca» la città. L’avvento del Bus Rapid Transit, ovvero, il mezzo ecologico e sostenibile che rivoluzionerà il trasporto cittadino con quattro linee di raccordo e sarà realizzato con il notevolissimo importo di quasi 160 milioni da fondi Pnrr, continua a creare tensioni, proteste e polemiche.

C’è chi è preoccupato per la possibile diminuzione radicale di posti auto che sfavorirebbe residenti e commercianti di prossimità e chi difende il verde cittadino eventualmente a rischio. C’è chi teme di ritrovarsi la viabilità delle strade sconvolta e chi ancora non conosce l’esatto impatto dei lavori. Il malcontento, insomma, cresce. Al punto da interessare ormai più zone della città.

Il giorno clou per palesare il malcontento sarà domani. La prima iniziativa annunciata sarà il flash mob che si svolgerà alle 11 nello spartitraffico centrale tra Via Luigi Sturzo e Viale Papa Giovanni XXIII: commercianti e residenti del Municipio 2 si ritroveranno per una manifestazione pacifica dal titolo «Il Municipio 2 muore nel silenzio». Un’iniziativa apartitica, ma allo stesso tempo emblematica per protestare contro il silenzio dell’amministrazione comunale riguardo la presentazione del piano sosta a stretto giro lo scorso 4 novembre e ritenuto imprescindibile per salvaguardare il tessuto commerciale e la vivibilità del quartiere durante e dopo i lavori del progetto Brt. D’altra parte, la cantierizzazione (attualmente sono in corso i lavori sia sul capolinea delle Piscine Comunali per il capolinea delle linee Verde e Blu, sia per garantire il passaggio del mezzo in via Caldarola) è già iniziata.

Ma molti altri residenti o esercenti di altri quartieri daranno origine a forme di protesta. È il caso, ad esempio, del comitato «Bari Verde» che ha già presentato ricorso al Tar contro la realizzazione della centralina di ricarica per 80 bus del trasporto pubblico locale che sorgerà a Poggiofranco, in via Mitolo, rischiando di eliminare una sostanziosa porzione del verde urbano presente nella zona. Per motivi analoghi sono sul piede di guerra gli ambientalisti della pintea di San Francesco e di via di Maratona che perderà un numero rilevante di alberi di pino. Evidente anche la rabbia dei residenti di via Caldarola, dove traffico e disagi sono già comparsi all’avvio dei lavori, così come dovrebbero mostrare disappunto alcune associazioni di Torre a Mare, ovvero uno dei quartieri periferici che si sentono dimenticati: il Brt, infatti, non si spingerà fino a tale rione che, invece, dovrebbe essere collegato tramite un’intermodalità basata sul cambio di mezzo di trasporto che, però, è ancora tutta da illustrare al dettaglio. Insomma, senza alcun coordinamento tra le varie realtà che tengono a preservare la loro autonomia, nonchè la difesa di interessi tra loro molto eterogenei, andrà in scena una sorta di «No Brt Day».

Striscioni in strade o balconi A partire dalle 10 circa, pertanto, in via Sturzo, in viale Giovanni XXIII, in viale della Repubblica, in va Caldarola, in corso Benedetto Croce, in via Brigata Regina al quartiere Libertà, in via Mitolo a Poggiofranco, per finire con via di Maratona e la pineta di San Francesco, appariranno slogan di contestazione al Brt e alla poca chiarezza nell’illustrare al dettaglio l’impatto e le modifiche che, zona per zona, comporterà il nuovo bus elettrico.

Oggi, inoltre, l’associazione «La Formica» che conta oltre 350 commercianti iscritti terrà una conferenza stampa nei presi della Chiesa Russa per illustrare le possibili problematiche sul territorio che potrebbe ritrovarsi senza centinaia di posti auto. All’incontro è stato invitato anche l’assessore alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi. «Non cerchiamo uno scontro, né rifiutiamo l’avvento di un mezzo pensato nel segno dell’ambientalismo -, spiega Mimmo Tarantini, presidente de «La Formica». «Tuttavia, chiediamo un confronto aperto all’amministrazione comunale quantomeno per illustrare possibili soluzioni che avremmo individuato e vorremmo fossero considerate per alleviare il problema degli stalli in zone già congestionate». Timori amplificati anche dalla situazione che si è verificata ieri su via Don Luigi Sturzo, impraticabile e bloccata per gran parte della mattinata a causa di alcuni interventi condotti da Acquedotto pugliese. «È bastato poco per mettere la strada in tilt», il pensiero dei residenti. «Chissà che cosa accadrà quando cominceranno le opere per il Brt». Insomma, la tensione è evidente.

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