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Bari, la proposta in via Pinto: «Una piazza verde e un parcheggio al posto del cratere che c’è ora»

Rita Schena

Numerosi consensi tra i residenti e i commercianti della zona. E l'idea non peregrina di un parcheggio interrato in «queste strade che saranno a brevissimo sconvolte dal Brt»

«In via Pinto piantiamo alberi invece di un nuovo palazzo». Una idea, una proposta lanciata là. Uno schizzo per dar forma ai pensieri che in poche ore si trasforma in un sogno condiviso da tanti e che stupisce persino chi lo ha strutturato. Un movimento rigenerativo dal basso che fa comprendere come la qualità della vita urbana sia un argomento molto sentito da quanti vivono la città.

«Solo due giorni fa ho realizzato il volantino e l’ho pubblicato sui social. In qualche caso l’ho anche stampato ed affisso sulle vetrine di amici commercianti. Da quel momento in tanti mi hanno contattata. Vicini di casa che neanche conoscevo. Esercenti che mi chiedono se ho stampato altre copie perché se ne vogliono fare promotori. Sì, si sta creando un bel movimento di quartiere».

Nole Biz è una creatrice, una professionista che ha sempre avuto a che fare con l’arte e la bellezza, con uno pseudonimo che ormai è diventato identità. La casa dove vive è in via De Amicis, esattamente di fronte al grande cratere che è rimasto oggi del crollo della costruzione di via Pinto. La sua proposta è semplice: invece di ricostruire un nuovo palazzo in sostituzione di quello precipitato, realizzare una piazzetta verde, con alberi, panchine e magari sotto il livello strada un parcheggio sotterraneo.

«La mia idea nasce con l’intento di risanare la cicatrice che inevitabilmente il crollo ha provocato nel quartiere – spiega Nole -. Noi eravamo tutti qui. Abbiamo ancora nelle orecchie il boato, un'esperienza spaventosa. Una tragedia che è ancora più terribile per chi ha perso tutto, tutte quelle famiglie che sono state sradicate dalle loro case e alle quali va sempre la nostra solidarietà e vicinanza. Ma ora a distanza di un anno siamo ancora con questa voragine. Ci passo, ci spasso, mi affaccio e la vedo. Perché non farci carico di questo dolore e trasformarlo in un regalo alla comunità? Non conosco i problemi giuridici ed amministrativi della vicenda, la mia è solo un'idea, ma mi chiedo se non possa essere fattibile».

E il sogno è contagioso. A Nole è stato chiesto di costituire uno spazio social dove residenti, commercianti, esperti, possano verificare quel sogno e capire se ci sono spazi per renderlo più concreto.

«Questo quartiere soffre per mancanza di spazi verdi. Non abbiamo ombreggiature. Una piazzetta alberata, con delle sedute dove far accomodare le persone e far giocare i bambini sarebbe uno spazio preziosissimo. Per non parlare dei parcheggi interrati. La mia è una sollecitazione anche per una riflessione corale, per un ripensare gli spazi urbani partendo dalle necessità di chi ci vive. Carrassi si interroga sulla voragine di via Pinto, chissà per quanto tempo le vicende giudiziarie bloccheranno qualsiasi ricostruzione, ma questo non ci può impedire di sognare, no?».

«In realtà il sogno di Nole Biz è già il pensiero di tanti – confermano alcuni esercenti con i negozi attorno al cratere che hanno anche già esposto il volantino -. Ha dato forma ai bisogni di molti. La città è un cantiere ovunque, con progetti di ogni tipo, possibile che il Comune non trovi risorse per acquisire quell’area, in modo che i proprietari ne abbiano un risarcimento, e restituire quello spazio alla socialità?».

«Queste strade saranno a brevissimo sconvolte dal Brt – commenta un’altra commerciante intervenendo nel dibattito -, il cielo sa quanto ci potrebbe servire un parcheggio interrato. Per noi commercianti significherebbe poter attrarre clienti con un servizio essenziale. Per alcuni residenti la possibilità di comprare un posto auto. E poi una piazzetta verde, azzarderei anche con una fontana. Tutti i residenti qui troverebbero uno spazio di comunità».

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