Il caso

Bari, cerca di pugnalare i passanti in Via Sangiorgi: le Volanti fermano un extracomunitario

Luca Natile

L’uomo, di origini asiatiche, era armato con un coltello da cucina molto affilato

Ha imprecato in un idioma sconosciuto, la bocca impastata di rabbia e alcool, sputando contro chi gli si faceva da presso. Ha tirato fuori dalla tasca di un giacchino sdrucito e sporco un coltello da cucina dalla lama annerita.

Barcollando ha menato fendenti nel vuoto, avanzando con passo incerto, quasi fosse in equilibrio sull’orlo di un precipizio. Poi ha preso a mulinare il braccio e la mano che impugnava il coltello. Testimoni dicono che abbia tentato di avvicinare infilzare gente di passaggio fino a quando da via San Giorgi, nei pressi del ponte Adriatico, quartiere Picone è partito l’sos al 112, il numero unico di emergenza.

Dopo pochi minuti sono arrivate sul posto le Volanti della Questura che hanno notato il soggetto descritto da chi aveva lanciato l’allarme che si allontanava. Il suono delle sirene e la vista dei lampeggiati lo avevano spaventato e la paura gli aveva spinto a cambiare aria.

I poliziotti lo hanno raggiunto e perquisito. Appariva in stato di forte agitazione. Il coltello, affilato e tagliente, di quelli che si usano per tagliare la carne, erano nascosto nella manica della giacca.

Si tratta di un cittadino extracomunitario, di origini asiatiche che gli agenti hanno fermato e condotto in Questura. Oltre che alla possibile assunzione di droghe e alcool verrà valutato il suo stato psicofisica e comportamentale. Da quello che si è saputo il cittadino straniero era da solo e girava armato. Non si hanno al momento notizie di suoi precedenti penali o ipotetici coinvolgimenti nei disordini scoppiati a partire dal mese di agosto, violenze durate diverse settimane tra gruppi di extracomunitari che hanno seminato il panico nella zona compresa tra la stazione centrale e il palazzo dell’Ateneo.

Le forze di polizia hanno risposto aumentando i controlli e presidiando h24 o quasi piazza Moro, piazza Umberto e piazza Cesare Battisti.

Il problema della presenza minacciosa di stranieri di origini nordafricane che ostentano comportamenti provocatori e aggressivi, con tratti ricorrenti come l’uso di linguaggio volgare, l’abbigliamento vistoso e atteggiamenti minacciosi continua a ripresentarsi riportando con forza l’attenzione su questo fenomeno. Le segnalazioni più preoccupanti, come abbiamo già detto, arrivano dal centro, luogo di incontro anche di gente che vive ai margini, in situazioni di miseria e che non riesce a trovare un lavoro neppure da spacciatore.

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