Martedì 21 Ottobre 2025 | 23:21

Bari, piazza Redentore da far west tra fuochi, vandali e degrado

Bari, piazza Redentore da far west tra fuochi, vandali e degrado

 
rita schena

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rita schena

Bari, piazza Redentore da far west tra fuochi, vandali e degrado

Residenti esasperati: trincerati in casa e protetti da telecamere

Mercoledì 13 Agosto 2025, 09:38

10:04

Piazza Redentore al centro di una spirale di tensioni. Come piazza Umberto o altri luoghi urbani dove una varia umanità vive abbandonata a se stessa. Tra degrado, atti di violenza e istituzioni percepite come assenti, la comunità del Libertà teme che il senso di impunità e abbandono possa diventare una consuetudine. «Piazza del Redentore è diventata, purtroppo, una terra di nessuno. Creata senza una visione chiara e abbandonata a sé stessa, è stata realizzata andando contro il parere dei residenti, che oggi sono esasperati», denuncia Luca Bratta consigliere FdI del Municipio 1 dopo una serie di appelli rilanciati anche sulla sua pagina social.

«Ogni notte si ripetono gli stessi episodi: schiamazzi, musica ad alto volume, moto, monopattini e auto che circolano liberamente, spesso utilizzando la piazza come pista. Il locale di distribuzione H24, più volte segnalato, è diventato punto di ritrovo per comportamenti fuori controllo. I cittadini avevano promosso una petizione per la sua chiusura, ma – come altre segnalazioni – è stata accantonata. Ieri si è tenuto il Comitato ordine pubblico in Prefettura, hanno accennato anche di piazza Redentore, ma servono interventi concreti», spiega il consigliere che si fa promotore della necessità di maggiore controllo.

Meno di un anno fa, il 31 ottobre 2024, un lavoratore straniero fu aggredito da un gruppo di cinque-sei ragazzi incappucciati. L’uomo fu malmenato con calci e pugni dopo essere stato scaraventato a terra, tra l'indifferenza di quanti si limitarono a filmare l'episodio. Il video attraverso le chat suscitò indignazione senza però riuscire veramente a risolvere il problema del vandalismo imperante.

Lo scorso fine luglio i residenti avviarono una petizione dove chiedevano al Comune maggiore attenzione: schiamazzi, fuochi d'artificio, illegalità diffusa rendono difficile la quotidianità in un quartiere, il Libertà, crogiuolo di etnie non sempre dalla facile convivenza.

«Molti residenti hanno installato telecamere nei propri condomini per difendersi dal degrado, stanchi di trovare negli androni feci e urine. In molti mi girano video dove si vedono questi gruppi di ragazzi che fanno di tutto, cercano di entrare nelle abitazioni, aggrediscono. L’insicurezza è tale che, poche settimane fa, alcuni residenti hanno dovuto chiamare le forze dell’ordine in piena notte dopo aver udito colpi di pistola. Come consigliere, ho richiesto più volte un incontro con le istituzioni: e-mail, pec, solleciti per sopralluoghi… tutto senza risposta, nonostante il numero elevato di segnalazioni», continua Bratta.

Piazza Redentore è di fatto una sorta di zona franca dove sembra che ogni illegalità sia permessa. Doveva trasformarsi un un piccolo gioiello dopo la riqualificazione ma è evidente che non basta rifare una pavimentazione.

«La zona, priva di nuove attività sociali e ricca solo di passi carrabili, si sta progressivamente svuotando, trasformandosi in un’area ghettizzata. Le pedonalizzazioni e la creazione di spazi pubblici senza un’adeguata gestione e vigilanza si sono rivelate, ancora una volta, terreno fertile per il degrado. Il verde sistemato si è ormai seccato: l'impianto di irrigazione è stato rotto quasi subito e senza manutenzione, chiaramente, tutto è andato in malora».

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