costa dei trulli

Turismo in spiaggia: nel Barese più lidi ma crollano le presenze. Sul Gargano prezzi competitivi LA MAPPA DELLA PUGLIA

ANTONIO GALIZIA, FILIPPO SANTIGLIANO, STEFANO MANCA

Ombrelloni, lettini e servizi anche fino a 150 euro al giorno. Le strutture luxury offrono servizi a 5 stelle con terrazza sul mare e champagne a 416 euro

Il litorale a sud di Bari, la rinomata Costa dei trulli che da Mola si estende per 24 chilometri fino a Polignano e Monopoli, è da qualche anno una delle mete balneari più ambite in Puglia. Le sue cale, le sue spiagge, il paesaggio da sogno (Ripagnola, Torre Incina, Santo Stefano) le acque cristalline da Bandiera Blu e gli stabilimenti balneari attrezzati, attirano ogni anno migliaia di turisti, quest’anno soprattutto stranieri. I dati divulgati dagli operatori espongono il segno più alle tariffe e al numero, sempre crescente, di nuovi lidi e il segno meno alle presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

«Molti sono i vacanzieri – analizza Mimmo Spaccavento, operatore balneare di Monopoli - che raggiungono la riviera barese per il mare bellissimo e le spiagge organizzate, soprattutto le luxury che propongono ombrelloni, lettini e servizi anche fino a 150 euro al giorno; strutture che, nonostante il caro prezzi, nella settimana di Ferragosto registrano il sold out, uguagliando il picco raggiunto a giugno e nella prima settimana di luglio». Molte tuttavia le disponibilità. A Monopoli, per giovedì 14 e venerdì 15 sono tuttora disponibili posti in 36 stabilimenti, 8 a Polignano, 6 a Mola. A sud di Bari, prenotare una postazione standard a Ferragosto, composta da un ombrellone e due lettini, costa mediamente tra i 32 e i 35 euro al giorno negli stabilimenti di fascia media, mentre nei lidi più esclusivi si può arrivare facilmente a 90 o addirittura a 120 euro al giorno. Non mancano poi le differenze. A Mola i prezzi si mantengono più bassi. Al contrario, Polignano e Monopoli si confermano tra le località più costose, dove un’esperienza esclusiva in beach club di alto livello congazebo per due persone, può arrivare a costare fino a 700 euro al giorno, una cifra che comprende diversi servizi e privacy.

A Ferragosto, sono proprio queste le strutture che segnano il sold out, con una forte domanda soprattutto di ospiti internazionali. Insomma, anche sulla Costa dei Trulli, andare al mare è diventato sempre più caro. Se si guarda ai singoli lidi, si può notare che il litorale a sud di Bari ospita anche spiagge costose.

Ad alzare la media rispetto al 2024 contribuiscono, senza dubbio, le strutture luxury che offrono servizi a cinque stelle. Oltre il rinomato ed esclusivo Sabbiadoro luxury beach al Capitolo, a Ripagnola il Coco village, spiaggia Bandiera Blu sold out a Ferragosto, propone dall’ombrellone con lettino a partire da 36 euro, alla proposta «Dolce riva», terrazza sul mare e come servizio extra champagne al prezzo di 416 euro. Tra i lidi più accessibili, risalta invece a Cozze, la storica Calarena: ombrellone e 2 sdraio a 30 euro dal lunedì al venerdì, che diventano 33 nel fine settimana. Novità dell’estate 2025 sono gli eco-lidi (giardini sostenibili sul mare, trasformati in solarium). Al Mamaluna di Mola, per un lettino nei giorni 14 e 15 agosto chiedono 40 euro. Poche le postazioni ancora disponibili a Cala San Giovanni, spiaggia Bandiera Blu e Bandiera Verde (family friendly) in territorio polignanese. Si parte da 45 euro, a conferma che sulla Costa dei Trulli ce n’è per tutte le tasche.

NEL GARGANO PREZZI COMPETITIVI

Il caro spiagge non abita sul Gargano. Prezzi nella media, quasi identici a quelli dello scorso anno nella maggior parte dei casi su quasi tutte le spiagge del litorale del promontorio. Certo, in qualche spiaggia supervip (Pugnochiuso, Zagare, San Felice) nella settimana di ferragosto è possibile arrivare anche a 50 euro per ombrellone e due lettini, ma nella maggior parte dei casi non si va oltre le 25 euro al giorno, in alcuni stabilimenti anche 30 euro ma solo nel week end e spesso anche con la possibilità di avere lo stallo per il parcheggio auto.
Dopo un luglio che ha generalmente rispettato le previsioni per le presenze turistiche sul promontorio del Gargano, anche il mese di agosto si preannuncia nel complesso positivo senza lo spettro del caro spiagge. Bisogna infatti ricordare che per i numerosi residences e centri vacanze del promontorio (alcuni villaggi arrivano ad ospitare anche seimila persone) offrono nel pacchetto anche l'ingresso in spiaggia attrezzata con ombrellone e lettini e di conseguenza questa voce viene assorbita dalla spesa complessiva per le vacanze (alloggio, ristorazione e appunto spiaggia).
Oltre al Gargano c'è poi l'altro pacchetto di offerte lungo la riviera sud del Golfo di Manfredonia che comprende la splendida spiaggia di Siponto con oltre una ventina di stabilimenti balneari distribuiti lungo una decina di chilometri sabbiosi, e quelli che da Siponto proseguono fino a Zapponeta. In questi lidi durante i giorni feriali non è escluso ottenere ombrellone sdraio e sedia ad un massimo di 20 euro al giorno. In queste spiagge inoltre non c'è alcun divieto di portare il vitto da casa e quei lidi che hanno tentato questa strada hanno fatto marcia indietro. Lungo la riviera sud del golfo di Manfredonia ci sono stabilimenti che fanno il pienone dei pendolari soprattutto nei week end provenienti da Foggia e dagli altri centri del Tavoliere in particolare. Siponto ha poi la fortuna di avere anche i collegamenti ferroviari con Foggia. In ogni caso la riviera sud ha registrato qualche flessione nelle presenze, soprattutto nei giorni feriali. Più che colpa del caro ombrellone, questa è almeno la sensazione, le famiglie devono fare i conti con un potere di acquisito sempre più risicato e con una inflazione che produce i primi contraccolpi sui bilanci domestici.

NEL SALENTO RINCARI

Vacanza salentina, quanto mi costi. Nella «settimana santa» delle ferie d’agosto scoppia la polemica sul caro-prezzi di lettini e ombrelloni sulle spiagge italiane. Osservato speciale il Salento, «attenzionato» anche per i listini di leccornie autoctone come pasticciotti, frise e pucce. I rincari infatti non hanno risparmiato la ricercata gastronomia locale. Le associazioni di categoria denunciano un aumento generalizzato almeno del 5% per ombrellone e lettini. Nella cara Gallipoli (in tutti i sensi) trascorrere una giornata al mare ad agosto può arrivare a costare anche cento euro. Poco distante, a Torre San Giovanni, si arriva a battere uno scontrino da 17 euro per una frisa al pomodoro gourmet condita con melanzane, tonno e mozzarella. In alternativa ci si può accontentare della «versione base» da 7-8 euro. Lievitano anche i prezzi delle popolari pucce, farcite al punto da arrivare a comprarle in riva al mare a 14 euro. Eppure proprio i balneari, almeno al momento, non fanno mea culpa. Pur ammettendo i cali di presenze e consumi, per gli imprenditori del settore il declino turistico in corso è da ricercare nella crisi economica generale e nell’instabilità internazionale, fattori che riducono la propensione a viaggiare preferendo far fronte a spese alimentari e bollette. Non la pensa così il Codacons, che parla di «lacrime di coccodrillo» da parte degli operatori. «Sulle spiagge vuote registrate a luglio – afferma l’associazione dei consumatori – assistiamo in queste ore a “lacrime di coccodrillo” da parte dei gestori degli stabilimenti balneari. Come ci dice l’Istat, dal 2019 a oggi le tariffe dei servizi quali lidi e piscine sono aumentate complessivamente del 32,7%, rendendo una giornata al mare sempre più un salasso per le famiglie al punto che molte, come dimostrano i dati dei balneari, rinunciano del tutto alle spiagge a pagamento». Il Codacons stila poi la classifica dei lidi italiani più costosi, e anche in questa graduatoria il Salento sale sul podio con la marina Pescoluse di Salve, dove prenotando per sabato 16 agosto una zona «exclusive» si spendono 940 euro, quasi il doppio di analoghi servizi in località italiane cosiddette «vip» come Forte dei Marmi, Costa Smeralda e Venezia. Ma il Salento è svuotato non solo dal caro-prezzi di ombrelloni, cibo e bevande, con bottigliette d’acqua da meno di un litro che arrivano a costare 3 euro. L’impennata dei costi, quasi indistinta dallo Ionio all’Adriatico, riguarda anche i servizi accessori. Come ad esempio il noleggio dei pedalò o i parcheggi. Nelle marine di Porto Cesareo e Melendugno la sosta per l’auto arriva a costare anche 5-6 euro l’ora. Tornando a lettini e ombrelloni, a Nardò sulla costa ionica tra le marine di Santa Caterina e Santa Maria al Bagno trascorrere la notte di San Lorenzo in un lido di recente apertura costa circa 31 euro; di giorno invece per un lettino in prima fila ad agosto si spendono 60 euro. In generale gli incrementi si attestano attorno al 15% ma per avere un quadro completo bisognerà attendere i dati definitivi di luglio e agosto dell’Osservatorio regionale del turismo pugliese. Dati che diranno tutto sulle presenze (o le assenze) del turismo salentino del 2025. Tema, quest’ultimo, strettamente collegato al caro-prezzi.

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