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Bari, commercianti e residenti sul piede di guerra: «No Brt a Carrassi»

 
rita schena

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rita schena

Bari, commercianti e residenti sul piede di guerra: «No Brt a Carrassi»

Costituiti diversi comitati. Delle nuove linee di trasporto preoccupano le corsie preferenziali su cui si dovranno muovere gli autobus elettrici che spazzeranno via posti auto

Sabato 12 Luglio 2025, 13:58

BARI - La corsa del Brt su corso Benedetto Croce definita «una grossa forzatura», il calcolo di perdere 230 posti auto solo nel tratto di strada interessato dal passaggio dei grandi autobus elettrici e poi ancora la penalità dei negozi che vedranno arretrare i marciapiedi, dovranno togliere dehor, oltre che essere schermati dalle fermate. Sono sul piede di guerra i commercianti di Carrassi per un’opera infrastrutturale di nuova mobilità che almeno per come è concepita al momento, non va giù. Una battaglia per la quale stanno già serrando le fila e costituendosi più comitati di quartiere.

Le 1500 firme «Quello che chiediamo è un incontro istituzionale per trovare soluzioni alternative – spiegano i due portavoce del comitato “Stop Brt”, Mimmo Tarantini e Luigi Catinella rispettivamente dell’associazione la Formica e Libera Unione Commercianti che hanno già raccolto 1500 firme -, per quanto quest’opera sia stata pubblicizzata da tempo solo ora si entra nel dettaglio del progetto attuativo e ad esempio si scopre che non c’è un piano parcheggi alternativo. Le auto saranno rimosse senza che per i residenti o gli esercenti sia data una diversa opportunità».

La linea lillà Delle quattro linee Brt, il quartiere Carrassi sarà attraversato dalla linea lillà con il capolinea a largo Due Giugno (dove i lavori sono già cominciati) e il collegamento fino al centro.

«Noi non mettiamo in discussione l’opera infrastrutturale ma vogliamo essere ascoltati anche nelle proposte alternative che abbiamo elaborato con nostri tecnici – sottolineano Tarantini e Catinella -. Questa parte del commercio urbano è già una periferia poco curata, così rischiamo il de profundis. Non è solo la cancellazione dei posti auto, ma lo stravolgere completamente quello che questa arteria rappresenta per chi qui vive e lavora. Solo da poco hanno messo a posto i marciapiedi che in corrispondenza degli incroci si allargano. Ora dovranno tagliarli e rimpicciolirli, penalizzando tutti a partire dai bar che con i loro gazebo non potranno più avere spazi esterni».

La soluzione parcheggio interrato Quello che si contesta è di aver avviato un intervento così rivoluzionario senza prima valutare le ricadute nel quartiere e costruire alternative per un rione così povero di spazi per fermare le auto private. «Noi abbiamo qui il giardino Chiara Lubich - propone Tarantini - perché non si è pensato di realizzare un parcheggio interrato? Posti auto per residenti e commercianti e sarebbe stato un servizio ottimo».

«Abbiamo già incaricato degli avvocati di farci da portavoce – sottolinea Catinella mentre in mano ha i tanti fogli con le firme già raccolte -. Siamo disposti a portare tutto in tribunale fino alla Corte europea. Perché far deviare su corso Benedetto Croce un autobus di questa dimensione invece di farlo risalire da viale della Repubblica? Ci vorrebbero molti meno lavori di adeguamento. Il tracciato deve essere rivisto».

Il comitato no brt Oltre a «La Formica» e «Libera Unione Commercianti» c’è il «Comitato No Brt Municipio 2» che sta già dialogando con l’amministrazione per nome e conto di una sessantina (al momento) commercianti e residenti del quartiere per vedere di trovare soluzioni concrete ai disagi nel breve periodo. «Quando abbiamo visto nel dettaglio cosa il Brt avrebbe significato per Carrassi, siamo stati tra i primi a sollevare le obiezioni - spiegano i coniugi Milillo che su corso Benedetto Croce gestiscono una macelleria e che fanno parte del direttivo Comitato No Brt Municipio 2 -. Come comitato ci siamo appena incontrati alla Camera di commercio con l’Amministrazione e Confcommercio, ma oltre le rassicurazioni avute siamo preoccupati. Il progetto ci è stato presentato bello e pronto ma ci sono tanti punti di debolezza ai quali non è stata data risposta».

Dal carico e scarico merci delle attività commerciali, al rischio di svuotare di residenti il quartiere. «Noi abbiamo una macelleria, ma qui ci sono mobilifici, supermercati, attività con carichi e scarichi di merci pesanti. Se su corso Benedetto Croce, o via Isonzo, viene creata una corsia preferenziale, come faremo? E hanno pensato ai posti auto assegnati ai disabili? Cancellano tutto? Nel lungo periodo forse si vedranno i benefici di questa nuova mobilità, ma nel breve subiremo solo disagi. Serviva un piano parcheggi di pari passo con il Brt».

Il «Comitato No Brt Municipio 2» sta coinvolgendo architetti e urbanisti per capire insieme all’amministrazione come si può intervenire. «Il rischio è di svuotare questo quartiere. Non c’è solo il disagio di noi commercianti, qui già ora chi può se ne sta andando verso quartieri dove è possibile parcheggiare senza perdere ore. Con il Brt queste dinamiche si accelereranno - raccontano i Milillo -. Lo stiamo già rilevando con molti clienti che ci dicono da un giorno all’altro che hanno deciso di traslocare. Alla fine cosa resterà in queste strade? I b&b? I turisti? Ben vengano le scelte di mobilità sostenibile, ma bisogna dare risposte di breve termine».

Il comitato punta ad allargare la sua base, anche per questo è partita una attività di volantinaggio, una raccolta firme ed a breve un incontro tra associati per fare il punto della situazione. «Noi puntiamo ad un dialogo costruttivo e accordi basati sul buon senso».

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