A venti giorni dalle amministrative del 9 giugno, con le quali i Cinque Stelle vincevano la guida del comune di Triggiano, i pentastellati perdono altri pezzi. Dopo la fuoriuscita di Raimondo Innamorato, leader del M5S nel Barese nonché primo cittadino di Noicattaro e tra i primi «sponsor» del sindaco triggianese Pino Toscano, ieri ha ufficializzato il suo abbandono del Movimento - con tanto di tessera stracciata riportata in foto sui social - il coordinatore cittadino dei pentastellati, Aldo Di Caterino. Alla base dello «strappo» vi sarebbe la scelta di Toscano di richiamare in giunta - per la quale aveva promesso discontinuità e rinnovamento rispetto al burrascoso passato del Comune - Annamaria Campobasso, esponente della prima giunta Donatelli (2016-2021), moglie di Angelo Stea, già presentatore della lista «Con» di quel periodo (ora di «Triggiano rinasce», a supporto di Toscano) nonché politico vicino a Sandro Cataldo, leader di «Sud al centro», marito dell’ex assessore del Pd Anita Maurodinoia (entrambi coinvolti nell’inchiesta della Procura di Bari).
Il comune alle porte di Bari - come noto - è arrivato al voto dopo lo scioglimento per una inchiesta legata alla corruzione elettorale e l’annunciata svolta radicale di Toscano, agli occhi della base pentastellata, avrebbe dovuto rappresentare un vero e proprio rinnovamento. In tre settimane, invece, l’ansia di rinnovamento si è tramutata in un passaggio che confermerebbe come il blocco elettorale di Cataldo-Maurodinoia conservi una sua presenza rilevante nei giochi politici di Triggiano.
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