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Estate al via, aumenti del 3% in spiaggia: ecco quanto costano i lidi tra Bari e Bat

 
rita schena

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Estate al via, aumenti del 3% in spiaggia: ecco quanto costano i lidi tra Bari e Bat

Ombrellone e due lettini fino a 40 euro al giorno, ma a Monopoli si sale. Nove euro il costo di un panino nei lidi più cari

Martedì 03 Giugno 2025, 12:02

BARI - Una politica dei piccoli passi per spiagge da utenza più family che vip come il Salento. Tra Bari e Bat la strategia prezzi per l'estate 2025 resta di piccoli aumenti che non superano il 3%. «Si tratta di adeguamenti che risentono dei rincari energetici e materie prime che sono sotto gli occhi di tutti – spiega Aldo Mortellaro presidente Sib Confcommercio Assobalneari Bari Bat -. Un po' come lo scorso anno, sono ritocchi che permettono ai gestori di piccoli lidi di riuscire a pagare il personale e garantire i servizi. Che persino una tazzina di caffè oggi non ha lo stesso prezzo dell’anno scorso. E comunque non tutti hanno aumentato i loro listini, sono tanti i balneari che hanno deciso di garantire gli stessi costi dello scorso anno. Diciamo che chi ha aumentato lo scorso anno, non lo fa quest'anno e chi lo fa nel 2025 non lo ha fatto nel 2024, anche per rispetto ai clienti».

Diverso fu il caso di due anni fa: nel 2023 i prezzi schizzarono del 10%, si usciva dal Covid e la spinta speculativa ed inflazionistica creò il cortocircuito. Con gli stipendi fermi, tante famiglie dovettero ridimensionare le loro ferie.

Il costo medio di Una giornata al mare Il litorale a nord e sud di Bari ha una presenza di spiagge private con una clientela prevalentemente residenziale: famiglie, ragazzi, coppie, che preferiscono andare al mare vicino casa e non sobbarcarsi 2-3 ore di traffico per una spiaggia più distante. E la parola d'ordine è relax, anche nei prezzi.

«Mediamente un ombrellone con due lettini si può trovare tra i 30 e i 40 euro. Qui da me a Giovinazzo due persone che si vogliono regalare una giornata al mare, tra ombrellone, due sdraio, parcheggio, docce e tutti i servizi a disposizione spende 43 euro, poco più di 20 euro a testa».

Si aspetta la chiusura delle scuole Alle 11 di mattina il flusso di ingressi è costante ma contenuto. «Questo avvio di stagione è discreto, fa ben sperare, anche aiutati dal meteo – conferma Mortellaro -, sono giornate piene ma tranquille. Dobbiamo tener presente che con una clientela in gran parte residenziale noi siamo legati al calendario scolastico. Poi questo è ancora il periodo di comunioni, cresime, ricorrenze familiari. Il mare sì, ma ancora non per tutti. Oggi è un giorno festivo ma da domani si riprende con la scuola e il lavoro».

E il meteo lascia pochi dubbi: l'estate sarà bollente. Di quelle che «mare, meno male che ci sei».

«Questi due giorni affiancati tra domenica primo giugno e la festa della Repubblica sono stati una sorta di prova generale. Caldo sì, ma con un bel vento. Gli stabilimenti hanno aperto ufficialmente con un buon flusso di presenze. I clienti vengono, molti hanno già prenotato il periodo di ferie, chi due settimane, altri anche l'intero mese. Come prenotazioni sta andando bene. Anche se la conferma è sempre dopo la chiusura delle scuole».

Monopoli, zona vip anche nei prezzi Certo c'è da fare un distinguo: una cosa è uno stabilimento balneare a Giovinazzo, Molfetta o Barletta, un altro è la zona di Monopoli. Più si scende a sud, più i costi possono essere alti, creando un distinguo anche nell'offerta.

«Si deve analizzare diversamente il lido familiare da quello che ha più una clientela diciamo “vippettara”, tra turisti e chi non ha problemi a spendere – sottolinea il presidente Sib Confcommercio Assobalneari -. Sicuramente Monopoli è una piazza differente, sia come strutture, sia come servizi rispetto al nord barese. E questo fa sì levitare i costi. Ci sono strutture che offrono pacchetti exclusive, ma è il target di riferimento che lo chiede. Sono scelte aziendali. La stragrande maggioranza di stabilimenti qui nel Barese invece non può correre il rischio di spaventare con prezzi eccessivi la sua clientela. Chi ci tiene a lavorare con le famiglie del posto, chi è punto di riferimento per i residenti, opera in una maniera diversa. Sì, certo ci può essere chi ne approfitta, chi ti chiede 7-9 euro per un panino e può anche esserci il guadagno della giornata, ma poi quel cliente non ti tornerà più e non ti puoi aspettare la fidelizzazione. Scelta che invece è della stragrande maggioranza».

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