Lotta al caporalato
Blitz dei Carabinieri a Turi: sospesa azienda agricola, denunce e sanzioni per oltre 33mila euro
Le violazioni, legate soprattutto alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla mancata formazione del personale, hanno portato al deferimento dei due titolari e all’irrogazione di sanzioni per un totale di 22.221 euro
TURI - Due aziende ispezionate, una sospesa, 33.833 euro tra sanzioni e ammende, tre denunce e una valanga di irregolarità: è il bilancio dei controlli condotti nei giorni scorsi a Turi, nel Barese, dai Carabinieri della locale Stazione insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bari.
L’operazione, scattata il 28 e il 30 maggio scorsi, ha passato al setaccio tre aziende agricole attive nella raccolta delle ciliegie. Nella prima giornata, i militari hanno controllato due imprese individuali, accertando la presenza di sei lavoratori irregolari su dieci. Le violazioni, legate soprattutto alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla mancata formazione del personale, hanno portato al deferimento dei due titolari e all’irrogazione di sanzioni per un totale di 22.221 euro.
Il secondo intervento, due giorni dopo, ha riguardato un’altra azienda agricola dello stesso comune. Qui sono stati identificati 24 braccianti, 23 dei quali extracomunitari. Le verifiche hanno fatto emergere gravi carenze in materia di sicurezza, costate al socio amministratore una denuncia a piede libero. Disposta inoltre la sospensione dell’attività, con ammende per 9.112 euro e sanzioni amministrative per ulteriori 2.500 euro.
"L’agricoltura non può essere terreno fertile per sfruttamento e omissioni pericolose", ha dichiarato il Generale di Brigata Gianluca Trombetti, comandante provinciale dei Carabinieri di Bari, ribadendo l’impegno dell’Arma nella tutela della legalità e della dignità dei lavoratori.
I controlli proseguiranno nei prossimi giorni in tutta l’area rurale della provincia, considerata ormai una delle principali linee d’intervento contro il lavoro irregolare e l’illegalità diffusa nei campi.