BARI - Soltanto due degli imputati dell’inchiesta sulle tangenti in Asl Bari hanno ottenuto il via libera della Procura al patteggiamento. E dunque gli imprenditori Giovanni Crisanti e Cataldo Perrone compariranno il 10 giugno davanti al gup Isabella Valeria Valenzi con la proposta concordata. Per tutti gli altri si apre invece la strada del giudizio abbreviato.
Crisanti (difeso dall’avvocato Cristian Di Giusto) è considerato un personaggio chiave nell’indagine sulle mazzette in cambio di appalti, in quanto sarebbe stato il tramite delle dazioni tra gli imprenditori e i tre ex tecnici della Asl. Il 67enne barese (che si trova ai domiciliari con permesso di lavoro) ha concordato una pena di tre anni e mezzo, che detratti i cinque mesi di carcerazione preventiva dovrebbe permettergli di chiedere l’affidamento in prova. Perrone, 74 anni, di Corato (difeso dall’avvocato Mario Malcangi), da tempo libero con divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, ha concordato invece due anni e sei mesi con pena sospesa.
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