Sabato 06 Settembre 2025 | 22:39

Da Sud al Centro a VeroCentro, i fedelissimi di Sandrino Cataldo tornano in pista per puntare alle Regionali

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Da Sud al Centro a VeroCentro, i fedelissimi di Sandrino Cataldo tornano in pista per puntare alle Regionali

Il partito nato sulle ceneri di quello sciolto dopo l'arresto del fondatore: ci sono tutti i suoi uomini. E la Maurodinoia punta a entrare in Noi Moderati

Venerdì 04 Aprile 2025, 16:34

BARI - Lo avevano annunciato e lo hanno fatto, ripartendo con un simbolo nuovo ma con i soliti nomi. Fatto sta che adesso ci sono. I Sandrino-boys (dal nome di battesimo di Sandro Cataldo, marito di Anita Maurodinoia, ex assessore regionale ai Trasporti) sono tornati nell’agone politico per puntare alle Regionali. Fantasia, poca: la «Sud al Centro» che Cataldo ha dovuto chiudere dopo l’arresto ai domiciliari per corruzione elettorale si è trasformata infatti in «VeroCentro». E a guidare la «nuova formazione politica», cui hanno aderito 42 amministratori baresi, c’è proprio il braccio destro di Sandrino.

Il presidente è infatti Vito Antonio Labianca, consigliere comunale di Bitonto e delegato ai Trasporti della Città metropolitana, quello che accompagnò in macchina Sandrino (mentre era ai domiciliari) a fare un check up a Roma (Cataldo disse di essere malato al cuore, il giudice stabilì che stava bene). Il vicepresidente è Antonio Colella di Polignano, figlio di Salvatore, ex vicesindaco di Polignano rinviato a giudizio giusto ieri: Antonio Colella è stato assunto alla Stp di Trani, società controllata dagli uomini di Sud al Centro fino a quando il sindaco metropolitano Vito Leccese ha detto basta. A quel punto è immediatamente intervenuto Labianca, che ha chiesto alla società dei trasporti di vedere le carte.

Andiamo avanti. Il coordinatore regionale di VeroCentro è Tommaso Lorusso, il barbiere-assessore di Altamura nella cui bottega Sandrino ama fotografarsi per poi salutare il mondo da Facebook con la sua celebre frase «Ce la faremo». Il coordinatore provinciale di Bari, Antonio Baccellieri, ex sindaco di Sannicandro, era coordinatore provinciale di Sud al Centro: il figlio era stato assunto nello staff della Maurodinoia al gruppo Pd della Regione. Il vice coordinatore provinciale di Bari è Angelo Lapolla, ex vice coordinatore provinciale di Sud al Centro. E via così.

Cataldo, così come la moglie, è imputato per corruzione elettorale: la Procura di Bari ne ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che riguarda le elezioni di Triggiano e Grumo, che sarebbero state truccate - dice l’accusa - anche per portare voti alla Maurodinoia. In quell’ambito Cataldo fu arrestato nell’aprile 2024. Ma questo terremoto ha fermato l’attività politica solo per pochi mesi. A Triggiano, dove si rivoterà in primavera a seguito dell’inchiesta (venne arrestato anche il sindaco Donatelli, che dovette dimettersi), il candidato del centrodestra è il giornalista Onofrio D’Alesio, uomo vicinissimo ai Sandino boys che mercoledì ha inviato alle redazioni il comunicato stampa relativo a nuovo partito: D’Alesio è stato portavoce della Maurodinoia, contrattualizzato dal gruppo Pd alla Regione fino al 28 febbraio quando lei è stata cacciata dal partito.

Nei giorni scorsi è nuovamente circolata l’ipotesi che Maurodinoia, messa fuori dal Pd dopo la perquisizione disposta dalla Procura e le dimissioni spintanee, potesse approdare nella formazione di Noi Moderati, il partito di Lupi, magari chiedendo in dote un incarico di livello nazionale. La stessa ipotesi è circolata per le prossime elezioni regionali a proposito di Teresa Cataldo, la figlia che Sandrino vorrebbe da tempo candidare. Va ricordato che alla vigilia delle ultime Comunali di Bari del 2024 la giovane Cataldo era pronta per la candidatura nella lista di «Sud al Centro». Ma è saltato tutto per via dell’arresto di Giacomo Olivieri. L’ex consigliere regionale in un messaggio vocale trovato nel cellulare aveva raccontato la strategia, che prevedeva di candidare sua moglie Mari Lorusso proprio nella banda Sandrino. «La lista Sud al Centro con Anita Maurodinoia la sto facendo io, in accoppiata (...). Io devo fare in modo che Mari arriva seconda, perché la prima è la figlia di Anita Maurodinoia, Teresa Cataldo, che dobbiamo far arrivare prima perché lei oltretutto è solo testimonial non è che vuol fare l’assessore o altro». Ora sotto a chi tocca. 

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