Sabato 06 Settembre 2025 | 06:45

Bari, lotta all’evasione e tassa di soggiorno: casse comunali più ricche

 
FRANCESCO PETRUZZELLI

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FRANCESCO PETRUZZELLI

Bari, lotta all’evasione e tassa di soggiorno: casse comunali più ricche

Introiti per 630 milioni (+20% rispetto al 2023). Ben 252 milioni sono arrivati dalle entrate tributarie (+8,15%). Pagamento fatture: media di 7,15 giorni

Martedì 01 Aprile 2025, 06:00

BARI - Maggiori entrate dalla lotta all’evasione fiscale, ma soprattutto grazie a nuovi tributi. Una su tutte, l’imposta di soggiorno, il balzello giornaliero per turisti e non residenti che pernottano in città. Il 2024 per il Comune si chiude con risultati che testimoniano la solidità finanziaria dell’ente. A certificarlo il rendiconto di gestione, il documento che fotografa la tenuta dei conti dello scorso anno.

«Un quadro confortante che dimostra la capacità dell’amministrazione comunale di far fronte all’erogazione dei servizi e alla realizzazione di importanti investimenti» spiega l’assessore al Bilancio, Diego De Marzo illustrando i dati con il dirigente della ripartizione Servizio Finanziario, Giuseppe Ninni, nella tradizionale conferenza cittadina. Ora il rendiconto sarà approvato dalla giunta per poi essere votato a maggio dal Consiglio.

Caccia ai furbetti e imposta di soggiorno Il 2024 si è chiuso per le casse comunali con una riscossione complessiva di 630 milioni: +20% rispetto ai 520 milioni del 2023. Ben 252 milioni sono arrivati dalle entrate tributarie con un incremento in un anno dell’8,15% e 114 milioni dalle entrate in conto capitale (+70% rispetto al 2023).

Ma la vera parte da leone l’ha fatta la lotta all’evasione fiscale. Rispetto ai circa 10 milioni di riscossioni del 2023 (comprensive di sanzioni e di interessi), nel corso del 2024 le riscossioni si sono attestate a circa 16 milioni (+60%). Un dato molto lusinghiero generato non solo dalla task force comunale (veri 007 del Fisco), ma anche grazie ai nuovi regolamenti che consentono i ravvedimenti operosi per sanare violazioni e mancati pagamenti.

Ma il capitolo «entrate» questa volta si è arricchito di una nuova voce, l’imposta di soggiorno che in tutto il 2024 ha registrato introiti da 3,6 milioni. Si tratta del primo vero dato pieno, visto che l’imposta è entrata in vigore a ottobre del 2023, e che va oltre le iniziali previsioni che per il Comune si erano attestate sui 2,5 milioni all’anno. Una performance che quindi conferma l’attrazione turistica della città e non solo durante la stagione estiva.

Piano di investimenti Il risultato di amministrazione complessivo del 2024 è stato pari a 540 milioni (+2,5% rispetto ai 527 milioni del 2023). La disponibilità di cassa si è chiusa con oltre 377 milioni (+26,51% rispetto ai 298 milioni del 2023), a conferma della tendenza degli ultimi anni (+9,1% sul 2022, +27% sul 2021, +61% rispetto al 2020). Nel quinquennio, nonostante l’importante volume di investimenti realizzati, la liquidità del Comune è aumentata di oltre 143 milioni fornendo ampie rassicurazioni su impegni e scadenze del Pnrr.

Tali fondi hanno movimentato le spese di investimento, cioè le opere pubbliche, per 106 milioni nel 2024. Spese che sommate a quelle già avviate nella stessa annualità - ma reimputate in base al cronoprogramma di spesa agli esercizi successivi per 131 milioni -, portano a 237 milioni il valore dei cantieri aperti in città sino allo scorso 31 dicembre.

E nonostante la costante crescita del valore degli investimenti, continua a ridursi lo stock di debito dell’ente, sceso a 75 milioni (-7,4% rispetto al 2023). Bene anche i pagamenti: il 2024 ha registrato un valore medio di 7,15 giorni (intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente e la data di effettivo pagamento al fornitore) rispetto al termine dei 30 giorni previsto dalla legge.

Conti in ordine «Nonostante il perdurante incremento dei costi energetici e il conseguente aumento dei prezzi degli appalti di forniture, servizi e lavori, cui si lega la conseguente riduzione del potere d’acquisto di famiglie e imprese – commenta De Marzo – i conti del Comune sono solidi. Migliora la capacità di riscossione, si riducono i residui attivi, aumentano gli introiti dell’attività di recupero dell’evasione, cala lo stock di debito, si riducono i tempi di pagamento e il debito complessivo da transazioni commerciali. Ciò ci consente di lavorare per una città più attrattiva e sostenibile».

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