Codice interno
Bari, tre tutor sorveglieranno l’Amiu. Solo vigilanza sulla Multiservizi. I provvedimenti del prefetto VIDEO
Arrivano le ultime decisioni annunciate dopo l’ispezione antimafia sul Comune. Verso la revoca della qualifica di pubblica sicurezza ai 9 vigili trasferiti
BARI - Arriva la nomina di tre tutor per l'Amiu, la società dei rifiuti del Comune di Bari, mentre Multiservizi dovrà soltanto comunicare periodicamente gli atti di gestione più importanti. Sono questi i principali provvedimenti adottati dalla Prefettura di Bari a conclusione dell’ispezione antimafia effettuata sul Comune all’indomani del blitz Codice Interno.
Il prefetto Francesco Russo dovrebbe notificare a breve anche la revoca delle qualifiche di pubblica sicurezza ai 9 agenti di Polizia municipale incappati nelle verifiche della commissione di accesso, con l’invito al sindaco Vito Leccese a ritirare le armi di servizio qualora già non avvenuto.
Si conclude così l'esito della verifica antimafia avviata lo scorso anno dopo il blitz Codice Interno: il Viminale ha ritenuto che non ci siano gli elementi per lo scioglimento dell'amministrazione, ma ha indicato una serie di criticità per le quali è stata necessaria un'azione correttiva. «In questo modo - ha detto Leccese - si chiude una fase e se ne apre una nuova nella quale verrà rafforzata l’azione di monitoraggio su eventuali rischi di infiltrazione della criminalità organizzata».
«I provvedimenti - ha spiegato Leccese - danno atto delle attività di self cleaning già adottate dal Comune e dalle stesse aziende. Ringrazio in particolare il presidente della Multiservizi, Francesco Biga, per le azioni messe in campo nel corso del tempo e delle quali è stato preso atto. Sono soddisfatto di aprire una fase di collaborazione preventiva con altri organi dello Stato, in particolare con la Prefettura con la quale stipuleremo dei patti di legalità. Per quanto l’amministrazione in agosto aveva richiesto a tutte le società di avviare una fase di monitoraggio dei dipendenti, non ha strumenti per verificare se quel dipendente è sottoposto a indagini o iscritto nel registro degli indagati».
L'Amiu è stata sottoposta, come previsto, all'applicazione di un protocollo di vigilanza collaborativa previsto dal Codice antimafia. «Per quanto riguarda Amiu - ha confermato Leccese - il provvedimento adottato ai sensi dell'articolo 94bis prevede una serie di prescrizioni affiancate dal Gruppo interforze antimafia e un gruppo di tutoraggio composto da tre professionisti nominati dal prefetto al di fuori della città di Bari». I tre tutor sono l’avvocato Riccardo Bolognesi e i commercialisti Giovanni Grazzini e Antonio De Lucia.