Sabato 06 Settembre 2025 | 02:36

Dopo il crollo: demolizioni controllate, poi la messa in sicurezza

 
isabella maselli

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isabella maselli

Dopo il crollo: demolizioni controllate, poi la messa in sicurezza

Al via la consulenza tecnica sulle cause del cedimento strutturale

Domenica 09 Marzo 2025, 08:28

BARI - Le prime famiglie tornano a casa, ma l’emergenza post crollo è tutt’altro che finita. I fronti aperti dopo l’implosione della palazzina in via Pinto 6 sono diversi. Come diverse sono le esigenze delle istituzioni al lavoro sul disastro dalle 18.44 del 5 marzo. Alla Procura toccherà accertare le cause e le eventuali responsabilità penali del crollo; al Comune garantire la sicurezza degli edifici e quindi delle persone che vivono a due passi dalle macerie e quindi l’accoglienza di chi ormai da quattro giorni è per strada.

L’INDAGINE PENALE L’indagine della Procura entra nel vivo con la consulenza tecnica che dovrà accertare le cause del crollo. Ieri mattina il procuratore aggiunto Ciro Angelillis e la pm Silvia Curione hanno conferito l’incarico al professor Antonello Salvatori, ingegnere e docente di scienze delle costruzioni, esperto in crolli e nominato anche nelle indagini post terremoti di L’Aquila e Amatrice. I due magistrati, il consulente, con il direttore generale del Comune Davide Pellegrino, il comandante dei vigili urbani Michele Palumbo, alcuni tecnici comunali, vigili del fuoco e tecnici dell’Arpa (per le verifiche sulla qualità dell’aria e l’eventuale presenza di amianto), hanno eseguito immediatamente un sopralluogo tra le macerie, per capire come procedere, tenuto conto che la zona è ancora pericolante. Nell’inchiesta per crollo colposo, che resta a carico di ignoti, è stato disposto il sequestro dell’area. Ieri, dopo le verifiche, il provvedimento è stato convalidato ma con una diversa perimetrazione delle zone sottoposte a sigilli. L’area del sequestro, infatti, è stata ridotta all’edificio crollato (via Pinto 6) e a una parte di quello immediatamente adiacente, rimasto in piedi ma danneggiato dall’implosione (al civico 16): qui si concentreranno gli accertamenti tecnici che inizieranno dopo la demolizione controllata dei fabbricati pericolanti. Il fabbricato accanto a questo (in via Pinto 22) e un altro che è stato raggiunto dalle macerie del crollo (via De Robertis 4, 6, 8), entrambi evacuati dopo il crollo, sono stati dissequestrati e affidati al Comune che ne regolerà l’accesso con ordinanze apposite, graduate in funzione della sicurezza dei cittadini. «Sono emerse da un lato le circostanze d’urgenza che devono essere fronteggiate per ragioni di sicurezza, e dall’altro le esigenze per accertare le cause del crollo» ha detto al termine del sopralluogo l’aggiunto Angelillis, spiegando che «ci sono l’esigenza di tenere in sequestro la zona interessata dal crollo e quella di garantire la sicurezza per le zone circostanti. Sulla prima siamo interessati noi, per la seconda il Comune».

LE PALAZZINE EVACUATE Per il momento in uno solo dei cinque civici sgomberati (quello in via Pinto 22, con accesso anche su via Fornelli) i residenti potranno tornare ad abitare, mentre gli altri dovranno attendere. Già ieri pomeriggio, dopo il dissequestro, i tecnici comunali con i vigili del fuoco hanno ispezionando gli appartamenti e gli edifici adiacenti al palazzo crollato. Mano a mano che venivano compiute le verifiche ed esclusi rischi statici, veniva data ai residenti, circa una trentina, l’autorizzazione a rientrare in casa.

L’altro immobile evacuato e dissequestrato resterà per il momento inaccessibile. Il palazzo, infatti, si trova in corrispondenza della parte pericolante del fabbricato crollato. Solo dopo che l’area delle macerie sarà in sicurezza (quindi al termine delle demolizioni controllate che saranno effettuate nell’ambito della consulenza della Procura e che saranno definite nei prossimi giorni), anche gli inquilini di via De Robertis potranno rientrare nelle loro case. Ieri mattina, intanto, due gatti che erano in uno di quegli appartamenti e che nella evacuazione immediata ordinata dopo il crollo erano rimasti lì, sono stati recuperati dai Vigili del fuoco e consegnati alla famiglia.

LA MESSA IN SICUREZZA Il Comune sta studiando soluzioni per le famiglie, attualmente ospitate in hotel, che per il momento non potranno tornare a casa, quelle dei tre civici di via De Robertis ma soprattutto di via Pinto 16 che è ancora sotto sequestro. Inoltre, al fine di consentire le operazioni di protezione civile e di messa in sicurezza, la ripartizione Polizia locale e Protezione civile ha disposto una serie di limitazioni al transito veicolare e pedonale in vigore da mezzanotte in via De Amicis, nel tratto compreso tra corso Benedetto Croce e viale della Repubblica; in via Pinto, nel tratto tra via Fornelli e via De Amicis; in via De Robertis. Dalle restrizioni imposte sono ovviamente esclusi i mezzi di soccorso e quelli delle forze dell’ordine e dell’Amiu.

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