La lettera

L'appello dei ricercatori precari di Bari: «Basta tagli. Bisogna difendere l'università di domani»

L’appello ha già raggiunto centinaia di firme

BARI - I ricercatori precari dell’Università degli Studi di Bari e del Politecnico di Bari, su iniziativa di ARTeD Bari, coordinata da Giuseppe Naglieri (UniBa) e Giulia Motta Zanin (PoliBa) hanno diramato il 17 febbraio scorso una lettera-appello alla comunità accademica barese sul precariato della ricerca, i tagli al finanziamento ordinario e il futuro dell'università pubblica. L’appello ha già raggiunto centinaia di firme. 

«Abbiamo ritenuto questo un passo cruciale per porre queste questioni cruciali nel dibattito pubblico delle università baresi, in una fase di profonda crisi del sistema universitario nazionale e in un momento cruciale per i nostri atenei, alla vigilia delle elezioni rettorali di UniBa e PoliBa», così hanno comunicato in una nota il gruppo di ricercatori in una sorta di appello in cui chiedono meno tagli e più rispetto per migliaia di vite di ricercatrici e ricercatori che ora rischiano di essere espulse dal sistema universitario.

La lettera, che può leggere al link che segue, è aperta alla sottoscrizione di tutta la comunità accademica.
https://forms.gle/QDvsBC4QMDct2k887 

Per favorire un dialogo aperto su questi temi tra tutte le componenti della comunità accademica barese sono stati convocati gli Stati generali della ricerca precaria a Bari per l'11 marzo 2025: «invitiamo tutti a prendervi parte» concludono nella missiva i ricercatori.

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