Il caso
Mazzette Asl Bari, dirigenti e imprenditori vanno a processo. Ma l'indagine continua su appalti e tangenti nei Comuni
La Procura chiede il giudizio immediato: molti vogliono patteggiare. Proseguono le indagini sulle mazzette nei Comuni di Gioia e Bitetto
BARI - Dall’arresto per le tangenti nella Asl di Bari, quelle filmate in diretta dalle videocamere della Finanza, al processo in meno di sei mesi. Il procuratore Roberto Rossi e la pm Savina Toscani hanno chiesto il giudizio immediato per le dieci persone accusate di aver truccato gli appalti di manutenzione delle strutture in cambio di denaro e favori.
La corsia accelerata è consentita, come in questo caso, entro i 180 giorni dagli arresti e se gli indagati sono in custodia cautelare. Come è appunto in questo caso. A novembre sono finiti in carcere Nicola Sansolini, ex dirigente dell’area gestione tecnica, il suo successore Nicola Iacobellis, la geometra Conny Sciannimanico e gli imprenditori Giovanni Crisanti (avvocato Cristian Di Giusto), Ignazio Gadaleta e Nicola Minafra, mentre ai domiciliari sono andati Paola Andriani, moglie di Iacobellis e gli imprenditori Nicola Murgolo, Cataldo Perrone e Giuseppe Rucci. I primi cinque hanno ottenuto i domiciliari man mano che hanno confessato (Sciannimanico sulla base di una consulenza psichiatrica), Perrone è tornato libro con misura interdittiva. L’accusa contesta loro, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, di aver creato una associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta e falso, oltre che illecito subappalto. In buona sostanza, in cambio di denaro e regali, i tre dipendenti Asl (ora sospesi) avrebbero garantito non solo affidamenti di lavori ma anche l’approvazione di perizie di variante milionarie. Nelle perquisizioni ordinate a più riprese dalla Procura sono stati trovati beni di lusso (ad esempio le 18 borse firmate in casa di Conny Sciannimanico) e più di 400mila euro in contanti, somma addirittura maggiore rispetto ai circa 200mila contestati nei 17 capi di imputazione e di cui chi indaga ha potuto ricostruire anche la consegna.
Il processo si aprirà il 2 aprile davanti alla Seconda sezione del Tribunale di Bari, saltando - come prevede il codice - l’udienza preliminare. Ma è probabile che...