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Nel carcere di Bari «Nessuno escluso»: al via il progetto

 
Redazione online

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Morte detenuto cardiopatico assolto medico carcere di Bari

Il carcere di Bari

Inaugurato il corner nella biblioteca, previsti cinque incontri

Venerdì 07 Febbraio 2025, 20:53

BARI -  «Chi è in carcere deve perdere la libertà, ma non la dignità». Così il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha spiegato il senso del programma nazionale «Nessuno escluso» avviato oggi nella casa circondariale 'Francesco Ruccì di Bari. Il progetto, del ministero della Giustizia - dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre e associazione Antigone, dopo l’avvio nel carcere di Rebibbia, ora coinvolge anche Bari con la donazione di testi alla biblioteca interna e un ciclo di incontri con i 150 detenuti della sezione 1.

«Non è solo la donazione dei libri - ha spiegato la direttrice del carcere Valeria Pirè - ma negli incontri con esperti e docenti, ai detenuti sarà illustrato il tema dei diritti. Ripartire dalla costruzione di un percorso di consapevolezza sia dei propri errori, ma anche di quali sono gli spazi di potenzialità, secondo me è un primo passo, certo abbastanza utopistico, però siamo noi che ci dobbiamo lanciare». "Nel carcere bisogna evitare due cose - ha detto Sisto - la depressione che porta a gesti autolevisi e lo sdegno che porta alla ribellione. Per evitare la depressione ci vogliono lavoro, cultura, occasioni di speranza. Interventi come quello di oggi ci danno la possibilità di avere qualche freccia in più nella faretra della rieducazione. Per evitare lo sdegno ci vogliono condizioni igienico-sanitarie accettabili. Quindi, una sanità assolutamente migliore. Qui la Regione - ha proseguito Sisto - ha delle grandi responsabilità. Siamo di fronte ad una sanità del tutto insufficiente».

Per Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone «più c'è cultura, più c'è istruzione, più c'è Costituzione in carcere, più c'è sicurezza per tutti fuori perché avremo sicuramente meno recidiva e più consapevolezza». Quanto alle carenze di organico nelle carceri, compresa la struttura di Bari, Sisto ha annunciato «un piano assunzionale per la polizia penitenziaria e per la dirigenza», ma anche sul fronte dell’edilizia penitenziaria, «la nomina di un commissario ci consentirà degli interventi che non solo saranno di costruzione, di padiglioni e di nuovi istituti, ma soprattutto interventi manutentivi importanti».

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