IL PROCESSO

Ex Banca Popolare Bari, la richiesta: «Trasferire gli atti per competenza territoriale alla procura di Roma»

redazione primo piano

Il processo nei confronti dei dieci imputati accusati di concorso in bancarotta fraudolenta e riciclaggio per il fallimento della società Immobil Icon, altro rivolo delle indagini sulla ex Banca Popolare di Bari

BARI - Si è aperto con la richiesta di trasferire gli atti per competenza territoriale alla procura di Roma il processo nei confronti dei dieci imputati accusati, a vario titolo, di concorso in bancarotta fraudolenta e riciclaggio per il fallimento della società Immobil Icon, altro rivolo delle indagini sulla ex Banca Popolare di Bari che per questo fascicolo si sono spinte tra Lussemburgo e Vaticano.

Alla sbarra ci sono gli ex vertici dell’istituto di credito barese, Marco e Gianluca Jacobini, Nicola Loperfido, Gregorio Monachino, l’imprenditore Vito Fusillo, gli ex amministratori Nicola Valerio Lamanna e Vincenzo Trono, oltre a Massimo Catizone, Raffaele Mincione e Girolamo Stabile.

L’accusa ritiene che le società, fallite con un «buco» di 25 milioni, siano state svuotate attraverso una operazione da 200 milioni svolta sull’asse Bari-Lussemburgo. Operazione che ha riguardato anche l’acquisto dell’ex hotel Delle Nazioni, sul lungomare di Bari: le rogatorie ne hanno collegato l’acquisto (tramite il fondo lussemburghese Athena) ai soldi dell’Obolo di San Pietro, le offerte raccolte dalla Santa Sede per le opere di carità, che sarebbero transitate in Lussemburgo attraverso un conto del Vaticano presso la Banca Svizzera Italiana.

Il Tribunale scioglierà la riserva sulla eccezione di incompetenza territoriale nella prossima udienza del 20 marzo.

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