Il caso
Calcio, palestra e tatuaggio del Duce: ecco chi è l'imprenditore Danilo Quarto a processo per l'aggressione a Ruzza
L'identikit dell'ex presidente del Cerignola: al momento è titolare di un'impresa di sicurezza privata
BARI - Danilo Quarto, imprenditore barese, è finito a processo per l'aggressione al gioielliere star dei social Lorenzo Ruzza. Al momento è titolare di un'impresa di sicurezza privata, ma è stato anche presidente del Cerignola e aveva promesso di risollevare le sorti del Trani calcio. A identificarlo un fisico da "palestrato" e una marea di tatuaggi: tra cui quello che raffigura il Duce.
Nato a Bari, proprietario della Sly Service Security, società di sicurezza con sedi sparse in tutta Italia (main sponsor della SSC Bari) e specializzata nel settore della moda e accompagnamento di VIP, che opera anche nel mondo della notte, alla prima esperienza nel mondo del calcio conquista subito la promozione. Fonda lo Sly United Bari: parte dalla terza categoria e in pochi anni raggiunge l’Eccellenza. Quarto mira alla Serie D per questo, sposta il titolo sportivo della Sly Bari nella città di Trani.
Nasce così la Sly Trani, società iscritta al campionato di Eccellenza Puglia. Purtroppo le aspettative non corrispondono alla realtà, ma l’innata passione per il calcio e le competenze acquisite sul campo fanno sì che Quarto non si fermi al primo ostacolo incontrato. Nel Luglio 2021 infatti rileva un'altra squadra, l’Audace Cerignola e intraprende fin da subito un percorso ambizioso, basato su un progetto forte e solido. Si parte con la conferma e la fiducia all’allenatore Michele Pazienza, allenatore già l’anno prima del club ed ex giocatore di Juventus e Napoli. I tifosi del Cerignola possono sognare in grande, soprattutto grazie alla voglia e alla determinazione del presidente, che si lancia di diritto nella storia del calcio italiano essendo stato il primo a riportare i gialloblù in Serie C dopo quasi 90 anni di assenza.
Oltre al calcio non mancano i guai con la giustizia: Quarto avrebbe evaso imposte per più di 910 mila euro dal 2015 al 2018. Denaro che ora la Guardia di finanza, su disposizione della magistratura barese, ha sottoposto a sequestro preventivo. Per questo è finito sotto accusa Danilo Quarto. I reati tributari che gli contesta la Procura di Bari, però, non riguardano la sua attività nel mondo del calcio, bensì quella di titolare della ditta individuale «Sly Service Security» con sede a Bari, che si occupava di sicurezza privata e vigilanza non armata per feste e discoteche.