BARI - Il titolare della vineria Alma – Calici e radici è stato aggredito da un cliente ieri sera, 30 gennaio, dopo aver cercato di sedare una discussione scoppiata nel locale, nel cuore del quartiere Umbertino. L'uomo, che ricopre anche il ruolo di "noise ambassador", è stato trasferito in ospedale con l'ambulanza, ma ora sta bene. A raccontarlo è Michele Maranghino, presidente del comitato gestori Umbertino, tramite un post su Facebook. Quella del noise ambassador è una figura introdotta dal codice di autoregolamentazione dei commercianti del quartiere, i quali, dopo la scadenza dell'ordinanza comunale sulla vita notturna del centro, hanno proposto alcune idee per conciliare le esigenze di lavoratori e residenti. Nello specifico il “Codice” si articola di 6 articoli, in cui si propongono, tra le altre cose, la presenza fissa di telecamere, “Street Controllers” operativi 7 giorni su 7 e un Noise Regulation Ambassador, appunto, che ha il compito di monitorare livelli di rumorosità all’interno e fuori il locale.
Lo sfogo del presidente del comitato gestori del quartiere: «Noi non possiamo e non riusciamo a sostituirci alla pubblica sicurezza, ci abbiamo provato»
Venerdì 31 Gennaio 2025, 13:27
18:00
«Uno dei “miei” ragazzi del comitato salvaguardia Umbertino, come NR Ambassador, ha cercato di sedare una discussione ma non è andata nel migliore dei modi…» ha scritto Maranghino su Facebook, in un posto scritto «con rabbia e costernazione»: «È stato portato in ospedale in ambulanza - continua - solo perché si “è messo mezzo” per fare da paciere in una discussione a mezzo isolato della sua attività, quindi neanche dovuto il suo intervento come gestore ma solo come buon senso e senso civico e appartenenza alla città. Questo a dimostrazione che noi non possiamo e non riusciamo a sostituirci alla pubblica sicurezza per riconoscimenti e autorità. Ci abbiamo provato, lo abbiamo voluto noi per lavorare, cercando anche di sostituirci alle autorità ma mi rendo conto oggi che non possiamo. Da Presidente del comitato chiedo che la nostra forma di autoregolamentazione, sia comunque supportato dalla sicurezza che lo Stato, la regione, il comune devono fornire in ogni zona, e maggiormente in una zona che è considerata “attenzionata”».