BARI - Ha lasciato il carcere dopo due mesi Conny Sciannimanico, 48 anni, l’impiegata della Asl di Bari arrestata il 12 novembre nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti negli appalti per i lavori di ristrutturazione degli ospedali. Il gip Giuseppe Ronzino le ha concesso i domiciliari nonostante il parere contrario del procuratore Roberto Rossi e della pm Savina Toscani, che già si erano espressi non positivamente dopo l’interrogatorio che la donna (assistita dall’avvocato Gaetano Sasanelli) ha sostenuto a dicembre.
Sciannimanico andrà a casa dei genitori, e non nell’abitazione di famiglia, nella caserma dei carabinieri dove vive insieme al marito sottufficiale dell’Arma. In quella abitazione, dopo l’arresto, sono stati trovate 17 borse di lusso che le sono state sequestrate insieme a 28mila euro in contanti: sono tutti ritenuti proventi dell’attività illecita.