il fenomeno
Conversano, è sos rifiuti: amianto abbandonato nella riserva naturale
Una tonnellata di lastre nel villaggio medievale di Castiglione
CONVERSANO - Castiglione, amianto abbandonato nella riserva naturale. È sempre sos rifiuti in città. L’ennesimo abbandono di materiali pericolosi è stato segnalato alle forze dell’ordine ieri mattina. Questa volta, gli inquinatori seriali hanno lasciato il segno nel villaggio medievale di Castiglione, a cinque chilometri dalla città, direzione Putignano.
Ignoti non hanno risparmiato nemmeno quest’area protetta, abbandonando poco più di una tonnellata di lastre in cemento amianto, probabilmente rimosse da qualche demolizione, accanto a quintali di materiali inerti. Il materiale abbandonato si presenta deteriorato, frantumato, rotto e questo rende ancora più pericoloso l’amianto. Con il passare del tempo, infatti, l’eternit per quanto molto resistente, si deteriora, lasciando le fibre killer libere di disperdersi nell’aria. Le fibre inalate, a lungo andare, causano danni irreparabili all’organismo. Provocano diversi tumori, tra cui il mesotelioma e il cancro al polmone.
Per questo l’Osservatorio nazionale amianto insiste tanto, anche attraverso il lavoro di sensibilizzazione dell’organizzazione, per le bonifiche e il corretto smaltimento, anche attraverso una segnalazione sull’app disposta da Ona. È un modo per evitare nuove esposizioni e, di conseguenza, malattie. Molti comuni - fa sapere l’Ona - sono in forte ritardo con la rimozione e lo smaltimento dei materiali con amianto.
Si tratta di un fenomeno vasto perché prima del 1992, anno della messa al bando, le aziende hanno utilizzato l’asbesto per più usi. In edilizia, ma anche per cantieri, per le cappe delle cucine. E l’elenco potrebbe continuare. Quando poi l’amianto va a contaminare un’area protetta e di grande rilevanza storica e naturalistica, non si può restare indifferenti.
Castiglione è un villaggio fortificato medievale che sorge su una collina a 260 metri sul livello del mare. Risale al VI secolo a.C. Dell’antico villaggio resta una torre di avvistamento che ingloba una porta angioina. Sono ancora visibili le tracce delle mura perimetrali della chiesa dedicata all’Annunziata.
Recenti scavi archeologici, eseguiti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica della Puglia, ha portato alla luce diverse tombe.
Il villaggio insieme al vicino lago, fa parte della riserva naturale orientata dei laghi e della gravina di Conversano.