BARI - Un cantiere da avviare tra fine gennaio e inizi di febbraio per ricostruire una via Manzoni che torni ad essere quello che era: una via dello shopping per famiglie, tra bar, spazi aperti e piccole zone verdi. Una promessa quella dell’amministrazione comunale fatta già lo scorso settembre durante un incontro con commercianti e residenti. E che ora si rinnova dopo che la Giunta ha approvato le due delibere relative al progetto definitivo. Per la riqualificazione di una arteria che ha perso moltissimo in questi anni ci sono a disposizione complessivamente circa 7 milioni di euro con risorse Pnrr.
Il progetto prevede la pedonalizzazione quasi totale della strada ad eccezione di due tratti per i quali è prevista una percorribilità come «zona 30»: rimarranno aperti al traffico i tratti tra via Calefati e via Putignani e quello tra via Garruba e corso Italia. La pedonalizzazione di via Manzoni comporterà il non poter più parcheggiare: gli spazi per la sosta veicolare pertinenziale destinati ai residenti saranno recuperati in sedi stradali prossime, anche attraverso un cambio di regime di parcheggio, istituendo la zona B in aree oggi destinate a parcheggio a pagamento per tutti.
Il tutto sarà valorizzato dall’inserimento di una vegetazione ad alto fusto e dall’assenza di marciapiedi: tutto il tratto stradale di via Manzoni sarà portato su un unico livello.
«Il progetto è di fatto quanto ci era stato anticipato a settembre – sottolinea Teresa Patrizia Lucamante, presidente dell’associazione commercianti via Manzoni e nel consiglio di Confcommercio Bari Bat -. Già in quella occasione noi avevamo presentato un nostro progetto di riqualificazione più ampio, con un piano parcheggi che prevede di ristabilire l’equilibrio dei 180 posti strada che si perderanno, l’attivazione di navette e soprattutto un piano di incentivi per le aperture di nuovi negozi con agevolazioni anche di tipo fiscale».
Il problema vero di via Manzoni oggi è l’altissimo numero di saracinesche chiuse, negozi che hanno fatto la storia e oggi irrimediabilmente chiusi con insegne che continuano ad intravedersi nonostante la ruggine e l’abbandono. Una passeggiata consegna il senso di una strada lasciata andare da anni, che forse più di un restyling architettonico ha bisogno di una sorta di «piano Marshall».
Al momento scorrendo gli annunci immobiliari a seconda delle metrature (dalle più piccole sui 40 metri quadri, ai locali più grandi di 250 metri quadri) gli affitti variano tra i 450 e i 1500 euro al mese. Per acquistare si oscilla tra i 55-60mila euro per un piccolo locale commerciale da 40-50 metri quadri, ai 135mila euro ed oltre salendo di metratura oltre i 90 metri quadrati. Prezzi sideralmente più bassi rispetto al centro murattiano o umbertino.
«Sarà la mia deformazione professionale, ma sono convinta che una strada riqualificata vedrà salire i suoi valori – spiega la Lucamante -. È come un arredamento di pregio, se messo in una casa ristrutturata ha un senso ed un valore, si deprezza se invece è in una casa ancora da ristrutturare. Via Manzoni deve sicuramente ritrovare la sua anima, tornare ad essere appetibile per chi fa impresa».
E già a Natale ci potrebbe essere una sorta di prova generale. In attesa dell’avvio del cantiere che le darà una nuova veste, già durante queste feste si vestirà di luci. «Abbiamo avuto assicurazioni da parte dell’amministrazione in tal senso – continua la Lucamante -. Come via Sparano e via Argiro, anche via Manzoni avrà i suoi addobbi a cura del Comune. Uno sforzo che apprezziamo e al quale come associazione aggiungiamo una nostra programmazione. Con l’associazione Aidia che raggruppa le donne architette e ingegnere stiamo allestendo una sorta di mostra fotografica degli scorci del quartiere. I cartelloni con queste immagini saranno esposti nelle nostre vetrine e inviteremo i nostri clienti a votare quella che più piace o li emoziona. E a questa iniziativa si aggiunge anche un progetto che stiamo portando avanti con la scuola Garibaldi: laboratori di manipolazione con i bambini coinvolgendo anche artisti e docenti d’arte. Vogliamo che via Manzoni torni viva ed elegante. Sembra che questo sia lo stesso obiettivo dell’amministrazione comunale. Noi siamo pronti a lavorare insieme. Attendiamo il cantiere di trasformazione e gli effetti che sortirà».