Il caso

Codice interno, la versione di Olivieri su voti e mafia slitta al 2025. Il gup rinvia l'interrogatorio: «Ci sono troppi imputati»

Isabella Maselli

Nell'udienza di oggi avrebbero dovuto parlare l'ex consigliere regionale, il boss Savino Parisi e il figlio Tommy tutti finiti in carcere nel blitz di febbraio. Il giudice: "Le attività vanno riorganizzate"

BARI - Forse oggi in aula avrebbero raccontato la loro verità e, invece, Giacomo Olivieri, il boss di Japigia Savinuccio Parisi e il suo figlio cantante Tommy, non parleranno. Per questioni organizzative il giudice ha disposto il differimento dell’esame dei tre imputati a data da destinarsi.

Il processo è il «Codice Interno» sui presunti intrecci tra criminalità, politica e imprenditoria che a febbraio scorso ha portato all’arresto di 130 persone. Alla sbarra, nel processo in abbreviato, sono in 106, tra cui l’ex consigliere regionale Olivieri - a cui sono contestati i reati di scambio elettorale politico-mafioso ed estorsione - e i boss del quartiere Japigia di Bari Savino Parisi ed Eugenio Palermiti. Altri 16 imputati, tra cui l’ex consigliera comunale di Bari Maria Carmen Lorusso, moglie di Olivieri, sono a processo in ordinario (prossima udienza il 30 ottobre). È l’inchiesta che ha convinto il ministro dell’Interno a nominare una commissione di accesso per verificare se vi fossero le condizioni per lo scioglimento per mafia del Comune (di cui si attende l’esito).

Oggi nell’udienza che si celebrerà in Corte di Assise era previsto l’esame dei tre imputati eccellenti. Nella stessa aula, però, due ore prima, inizierà un altro processo alla mafia barese con diversi imputati in comune e l’udienza sarà dedicata alla requisitoria dell’accusa, con i magistrati Antimafia che discuteranno le posizioni di 49 imputati (tra loro il capo clan Palermiti). «Essendo stati pianificati gli esami richiesti da tre imputati di reati caratterizzati da particolare complessità, - spiega in un’ordinanza il gup De Salvatore - si ritiene indispensabile una riorganizzazione delle attività al fine di garantire, nel rispetto di tutte le parti, un equilibrato svolgimento di entrambi i processi». Oggi, quindi, si procederà per «Codice Interno» solo alla formale apertura della discussione, mentre tutti gli eventuali esami degli imputati saranno ricalendarizzati non prima del prossimo anno. 

Privacy Policy Cookie Policy