BARI - Se lo chiedesse oggi, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri non potrebbe più aspirare alla guida della Multiservizi. Ma nemmeno l’avvocato pd Pierluigi Vulcano potrebbe tornare all’Amtab, né essere confermato alla presidenza dell’Asi di Bari, né il commercialista Paolo Pate all’Amiu. E neppure Sandro Cataldo, ex numero uno di Sud al Centro, potrebbe chiedere la nomina in una delle aziende comunali. Perché quello che il sindaco Vito Leccese si prepara a portare in Consiglio comunale è un giro di vite nelle aziende partecipate, al centro degli accertamenti degli ispettori della prefettura per verificare l’eventuale infiltrazione della criminalità organizzata...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION